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“Stop alle liste di attesa. Turni di pomeriggio al Polo Oncologico di Lecce

Quando l’informazione è menzognera, scorretta, distorta e fuorviante

Nota del Dott. GIUSEPPE SERRAVEZZA.

Corre nei mezzi di informazione una notizia che necessita di alcune precisazioni per amore di verità e di correttezza.

Si legge della decisione presa dalla Direzione ASL di Lecce di far lavorare il pomeriggio le équipes del Servizio TAC dell’ospedale Fazzi di Lecce per evadere le richieste in lista di attesa. Le motivazioni e le spiegazioni di tale decisione – così come vengono riportate nell’articolo comparso su “Salento Salute”, e virgolettate in quanto parole del Direttore Sanitario (che vogliamo credere siano state mal riportate) – tirano in ballo argomenti assolutamente imprecisi, inesatti e parziali.

Ci preme sottolineare, anche nella nostra qualità di Direttore del Polo Oncologico Casarano – Gallipoli, che i dati di attività dei Servizi Oncologici relativi all’anno 2013, resi noti dalla stessa ASL,  riguardanti il Polo di Lecce e il Polo di Casarano/Gallipoli rendicontano una realtà operativa ben diversa da quella riportata nell’articolo suddetto : “la pressione di pazienti oncologici”, ovverosia l’affluenza dell’utenza oncologica ai servizi dell’Area Sud (Ospedale “F. Ferrari” di Casarano e Ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli) è più del doppio dell’utenza in carico all’Area Nord (Ospedale “V. Fazzi” di Lecce). Sorprende che tali dati (di propria fonte) vengano riportati dalla Dirigenza ASL in maniera scorretta e del tutto opposta alla realtà dei fatti documentati.

Vogliamo altresì rilevare come il Servizio TAC, nell’Area Sud, da sempre è attivo 12 ore al giorno, proprio per far fronte all’alta richiesta proveniente dall’utenza, oncologica e non. Sorprende, semmai, che una prassi già consolidata e dovuta, per la sussistente domanda, non fosse parimenti estesa all’intera ASL: solo ora si scopre che le équipes TAC possono svolgere turni ante- e post-meridiani ? A Casarano e Gallipoli, grazie alla disponibilità, sensibilità e, a volte, sacrificio dei colleghi radiologi, i Servizi TAC e RMN lavorano, di routine, al mattino e al pomeriggio, senza ricorso a risorse o a sedute straordinarie, come si proferisce a gran voce per il Fazzi. Ci sarebbe invece da stare zitti per non diffondere e far sapere circa l’anomalia e l’incongruità di procedure e di comportamenti osservati da servizi analoghi della stessa ASL. Per completezza di informazione, va aggiunto che l’Area Sud affronta i fermi tecnici TAC (manutenzione ordinaria e straordinaria) riprogrammando le sedute, senza ricorrere a prestazioni aggiuntive, anche perché nemmeno il regime di prestazioni “in intramoenia” non viene lì svolto.  E al “Fazzi” ? Risulta che il personale svolge prestazioni in tale regime.

Nemmeno la tipologia dei casi oncologici trattati nelle due aree risulta differente. Anzi, contrariamente a quanto si afferma nell’articolo, i dati ASL disponibili dimostrano la maggiore complessità dei casi trattati nel Polo Oncologico Casarano-Gallipoli, e non in quello del “Fazzi”.

Davvero non si comprendono allora lo spirito e le finalità con i quali la notizia è stata data. Non si rende merito a chi coscientemente lavora, da sempre e con continuità, per fornire prestazioni appropriate, efficaci ed efficienti, prendendo in carico i bisogni di cura e di assistenza dei pazienti. Di fronte alla malattia, si dovrebbe essere tutti uguali e tutti poter accedere a servizi di eccellenza. E lo stesso vale per gli operatori, parità di trattamento e di risorse.

Infine, pensiamo che è tempo di dare voce ai malati e non solo ai Dirigenti ed ai Medici, se si vuole avere il quadro reale di quanto avviene nella Sanità salentina.

 

Dr. Giuseppe Serravezza

Presidente LILT – Sez. Prov. di Lecce

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