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STAGIONE LIRICA 2016: RIGOLETTO E LA BOHEME

STAGIONE LIRICA 2016: RIGOLETTO E LA BOHEME

È stata presentata alla stampa e al pubblico, nella storica cornice del foyer del Teatro Politeama Greco di Lecce, la Stagione Lirica 2016, che prevede due opere in cartellone: Rigoletto, in scena il 16 e il 17 aprile, e La Boheme, il 30 aprile e il 1 maggio prossimo.

Ad illustrare l’evento Carlo Antonio De Lucia, Direttore Artistico della Stagione, nonché regista di Rigoletto, Sonia Greco, Presidente dell’Associazione Teatro Politeama Greco, e Francesco Ledda, in qualità di presidente dell’Accademia Operistica Internazionale, produttore della Stagione, e Maestro Concertatore per l’opera Rigoletto.

Si parte, quindi, sabato 16 aprile 2016, alle ore 20.45, con “Rigoletto”, opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratta dal dramma di Victor Hugo “Le Roi s’amuse”, che, con “Il trovatore” e “La traviata”, completa la cosiddetta “trilogia popolare” di Verdi. L’opera sarà replicata domenica 17 (ore 18), mentre per giovedì 14 alle ore 10:30 è previsto un matinée destinato alle scuole.  Maestro Concertatore e Direttore D’orchestra è il M° Francesco Ledda. Regista, Carlo Antonio De Lucia. In palcoscenico anche il Coro Lirico di Lecce, guidato dal Maestro Del Coro Francesco Costa, il Balletto Di Lecce, e l’Orchestra Sinfonica di Lecce.

Gli interpreti principali del cast saranno: Vladislav Gorai nel ruolo del Duca di Mantova, Pedro Carrillo in quello di Rigoletto; Ramona Tullumani (16 Aprile) e Maria Francesca Mazzara (17 Aprile) si alterneranno nel ruolo di Gilda, mentre Fulvio Valenti sarà Sparafucile. Il personaggio di Maddalena sarà messo in scena da Veronica Esposito, quello di Giovanna da Marinella Rizzo, quello del Conte di Monterone da Carlo Provenzano, Marullo da Emily De Salve, Matteo Borsa da Giuseppe Maiorano (Simon Dongiovanni lo sostituirà nel corso della recita per le scuole del 14 maggio), Il Conte di Ceprano da Alberto Munafò Siragusa, La contessa di Ceprano da Lidia Ballo, l’Usciere da Carlo Romanini, e infine il Paggio da Ginevra Martalò.

Nel suo intervento in conferenza stampa, Sonia Greco, Presidente dell’Associazione Teatro Politeama Greco, ha voluto sottolineare la volontà della famiglia Greco e dell’Accademia Operistica Internazionale, produttrice della Stagione, di dare continuità ad una Stagione, da quest’anno orfana di finanziamenti pubblici: “Siamo orgogliosi di essere un teatro che non pesa sui bilanci pubblici, di essere un esempio virtuoso di gestione. Anche per questo motivo, crediamo sia giusto che gli enti pubblici ci riconoscano, così come hanno fatto negli anni scorsi, questo ruolo: solo così potremmo continuare a credere nel sogno della Stagione, ma anche, più concretamente, ad offrire lavoro ad un numero di persone maggiore rispetto a quello comunque impiegato quest’anno. La lirica è cultura, ma è anche occasione di lavoro per tanti”.

Le fa eco Francesco Ledda, presidente dell’Accademia Operistica Internazionale, produttore della Stagione: “Tutti ci chiedono come si fa a metter su una Stagione lirica, che ha dei costi molto alti, senza finanziamenti pubblici. È molto dura, ma lo si fa con l’entusiasmo, la passione, il sostegno imprescindibile del pubblico, ed il sacrificio di tanti. Mi riferisco alle tante maestranze, agli artisti tutti, compresi l’Orchestra e il Coro, e a quanti collaborano a vario titolo a questa Stagione. Hanno tolto più di un milione di euro ad una città che ne meritava il doppio e che fino a poco fa è stata candidata a Capitale Europea della Cultura. Noi abbiamo voluto dare un segnale di forza, perché Lecce ha una tradizione importante, non solo a livello nazionale ma anche nel mondo, e non la si può interrompere per quello che definisco essere un capriccio romano. Quest’anno siamo stati da soli, ma per l’anno prossimo la speranza è di poter contare sull’aiuto del Ministero, del Comune, della Regione, e della Provincia se ci sarà ancora”.

Chiude la conferenza stampa, parlando delle opere in cartellone, il Direttore Artistico Carlo Antonio De Lucia: “Abbiamo scelto due opere popolari perché il nostro compito, come Teatro di Tradizione, non è di sperimentare, ma di formare il pubblico e diffondere l’opera lirica. Rigoletto e La Boheme sono titoli che insegnano l’opera, ed insegnano ad amarla. Ringrazio quanti ci stanno aiutando in questo arduo compito, tra i quali artisti e cantanti di fama nazionale ed internazionale”.

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