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Scuola, ecco le mail del Ministero: 800 docenti pugliesi costretti a trasferirsi al Nord

Scuola, ecco le mail del Ministero: 800 docenti pugliesi costretti a trasferirsi al Nord

Il primo a ricevere la mail, è stato un docente di Taranto: lui trasferito in Emilia, la moglie in Veneto. E così tante altre storie, tutte uguali, tracciate nelle mail che il Ministero per l’Istruzione ha inviato ai docenti che dovranno fare i bagagli e trasferirsi al Nord.

I dati sono stati ricavati dai sindacati. Per la Cisl Scuola Puglia, il cui segretario generale è Roberto Calienno, la mail è stata ricevuta da 2182 docenti. Di questi 1379 hanno ottenuto la cattedra in Puglia, mentre 800 saranno costretti a lasciare casa e famiglia per andare al Nord. Le regioni che maggiormente compaiono nell’elenco delle destinazioni sono il Lazio, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Per Calienno, ora, l’unica speranza sono le deroghe.

Un quadro leggermente per la Cgil che lo definisce “a tinte fosche”. La Flc Cgil Puglia, guidata da Claudio Menga, ha incrociato i dati della provincia di nascita dei docenti della scuola secondaria con la provincia di destinazione, nella tabella della mobilità. Il risultato è questo: dei 1767 docenti totali, 235 hanno scelto volontariamente il trasferimento fuori dalla Puglia e 1441 sono quelli che non hanno potuto scegliere la destinazione, dopo essere stati assunti. Dei 1441, 1028 sono i docenti di posto comune fuori regione, 413 i docenti di sostegno.

Questa volta, a informativa ormai completa, la Cgil ha ricavato anche un’altra tabella i cui dati sono elaborati anche sulla base della regione di provenienza della domanda. Il risultato è leggermente diverso ma nettamente superiore al migliaio di unità. Domande partite dalla Puglia: 2.168. Domande soddisfatte in Puglia: 1.371. Domande destinate fuori Puglia: 797. Domande partite da pugliesi in altre regioni verso la Puglia: 963. Domande soddisfatte di pugliesi da altre regioni verso la Puglia: 528. Domande non soddisfatte di pugliesi da altre regioni verso la Puglia: 435. Domande complessivamente presentate da pugliesi e destinate a mobilità verso altre regioni: 1.232.

“Se il dato calcolato sulla provincia di provenienza fornisce una mobilità coatta fuori regione per 1.441 docenti – spiega Menga – la seconda tabella riduce il fenomeno a 1.232 casi, certamente meno, ma comunque molto numerosi. In entrambi i casi il dato è comunque superiore alle 1200 unità”. In Puglia sono in situazione di particolare sofferenza i docenti del sostegno, della A019 e A017.

Al netto di tutto, per Menga “il dato rimane sconcertante”. “In base alla provincia di nascita – spiega ancora il segretario regionale – sommando i 1441 trasferimenti coatti della secondaria di II grado ai 711 della secondaria di I grado ed ai 1099 della primaria, si ha che 3.251 docenti pugliesi non hanno avuto la possibilità di restare nella loro regione. Purtroppo, un’elaborazione in base alla seconda tabella è stato possibile, al momento, solo per la secondaria di secondo grado”.

A peggiorare il quadro, è la “chiamata diretta”. “Giovani insegnanti – spiega Menga – convocate dai dirigenti scolastici, riferiscono che durante i colloqui sono state poste loro domande sui figli piccoli, sulla volontà di prendere un’aspettativa in caso di gravidanza o sulla richiesta di assegnazione per avvicinarsi a casa. La gravità di quanto accaduto in questi colloqui, se confermato, è tale che Il ministro Giannini è già intervenuta sulla questione invitando le insegnanti a segnalare questi casi agli Uffici scolastici”.

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