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Scritti in vetrina: Osvaldo Piliego alla Icaro di Lecce

OSVALDO PILIEGO
Prosegue il tour di presentazione del nuovo romanzo di Osvaldo Piliego

Sabato 28 novembre (dalle 17.30) alla Libreria Icaro di Lecce, lo scrittore salentino Osvaldo Piliego sarà il quinto protagonista della rassegna “Scritti in Vetrina“. Dopo Marco Marsullo, Simona Toma, Omar Dimonopoli e Simone Mele, Piliego si esibirà in vetrina nella stesura di un racconto breve contenente le parole suggerite dai clienti della libreria durante il corso della settimana.

Osvaldo Piliego ha trentasette anni, vive a Lecce. Ha scritto di musica per diverse riviste locali e nazionali. Nel 2011 ha pubblicato il romanzo “Fino alla fine del giorno” e nel 2015 “La città verticale” entrambi per Lupo Editore e diversi racconti tra cui “Quartino” pubblicato nel libro-raccolta di Inchiostro di Puglia. Ha organizzato centinaia di concerti con la Cooperativa Coolclub e suona male la batteria da più di 15 anni. Il suo recente “La città verticale” è la storia di un condominio e dei suoi abitanti, il racconto di una città, Lecce, vista dalla periferia. Su tutto regna lo sguardo ipnotico della televisione e di Maria De Filippi. Nascosti da qualche parte “Gli Altri” decidono chi vive e chi muore. Luigi è l’eroe e la vittima, Lucia la vergine tossica, Dario l’alcolista fallito. Sullo sfondo una galleria di personaggi e storie senza speranza e senza futuro. La penna di Osvaldo Piliego traccia un affresco impietoso della società contemporanea, non fa sconti a chi ormai è fatto per vivere come bruti, cioè tutti noi. È inevitabile, leggendo questo libro, visionario e feroce identificarsi almeno in uno di questi personaggi estremamente lirici nel loro dramma fatto di nulla. L’unica possibilità di riscatto è il peccato, la morte nel migliore dei casi. E se esiste l’amore bisogna ammazzarlo, passarci sopra, sopravvivere. Prendete la narrativa americana più pulp e sciacquatela nel canale di Otranto, quello che resta è comunque ancora molto sporco.

«Abituati al libro, all’oggetto in esposizione, al prodotto finito che arriva nelle librerie, spesso ci si interroga sul processo che ha portato le parole di un autore sulla pagina, alla creazione di una storia, a quello che è stato un libro prima di finire su uno scaffale», sottolineano dalla Libreria Icaro. «Dove e come nascono le storie. Il concetto di salotto letterario, la libreria come luogo di incontro e scambio sono usanze che abbiamo perso, schiavi della formula store, della vendita veloce. È invece necessario riscoprire il ruolo del libraio, umanizzare l’autore, abbattere la distanza tra scrittore e lettore», proseguono. «E il ponte deve essere la libreria. Per questo nasce questo progetto che estremizza ironicamente questi concetti e diventa una performance. Uno scrittore, uno scrittoio, una luce, uno schermo. Nella vetrina della libreria Icaro va in scena lo spettacolo della creazione. Sarà allestita una stanza ideale dell’autore, in cui si inscenerà una sorta di scrittura collettiva e interattiva con il pubblico presente».

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