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Salvemini su marine e piano coste: “Fallimento del centrodestra, è ora di cambiare”

Salvemini su marine e piano coste: “Fallimento del centrodestra, è ora di cambiare”

“L’amministrazione Perrone lascerà la città senza un Piano delle Coste, cioè senza il provvedimento che dà forma e sostanza ad un progetto serio di rilancio delle marine leccesi”. Esordisce così Carlo Salvemini, candidato sindaco del centrosinistra nel capoluogo salentino, la conferenza stampa sul tema delle marine. Il consigliere ricorda come, nel 2013, quando il Comune ha cominciato a redigere il piano, avrebbe dovuto avviare il confronto con gli enti competenti in materia ambientale (Arpa, Asl, Autorità Idrica, Autorità di Bacino, Ente Parco del Rauccio) per verificare gli impatti del progetto attraverso una procedura: la “verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica”.

Il confronto con gli enti è stato avviato nel giugno del 2016, con “estremo ritardo”, concludendosi a febbraio scorso, con la richiesta da parte dei soggetti competenti di un progetto di Piano delle coste presentato dall’amministrazione Perrone sia sottoposto alla Vas: “Si tratta – spiega – di una bocciatura, provocata in primis dalle problematiche ambientali che il Piano del Comune sollevava. Il Piano di Perrone e Martini prevedeva infatti un uso massiccio del litorale per far spazio a 40 nuove concessioni demaniali, che si sarebbero sommate alle 28 già esistenti. Per contro non prevedeva alcun intervento da parte del Comune per rafforzare le infrastrutture e i servizi pubblici nelle marine”.

In sostanza, si trattava di “un’insostenibile opera di ‘privatizzazione’ dello spazio pubblico” senza “preoccupazione per la estrema vulnerabilità della costa leccese, che è in forte erosione e per la quale il Comune avrebbe dovuto prevedere interventi di tutela”. Una “bocciatura”, taciuta dall’assessore Martini e rintracciata nell’atto col quale il dirigente del settore Ambiente ne ha trasmesso notizia il 7 febbraio scorso all’ufficio Urbanistica.

“L’assessore Martini – chiarisce Salvemini -, solerte nell’annunciare a giugno 2016 che ‘il Piano è pronto’ (poi clamorosamente smentito), ha dimenticato di segnalarla all’opinione pubblica. E ancora una volta sembra non rendersi conto dell’importanza e della profondità degli studi richiesti dagli enti, nel momento in cui, lo scorso 4 marzo, dichiara che «la Vas che dovrebbe arrivare in tempi brevi». Ad oggi, dunque, il Piano delle Coste non è stato né adottato né approvato dalla giunta”.

Una situazione che, per Salvemini, “segna il fallimento di una giunta e di una politica che sulle marine non è riuscita e non riesce ad andare oltre i provvedimenti estemporanei, gli spot e gli annunci elettorali (vedasi gli slogan inconsistenti lanciati dal candidato Giliberti sul tema della marine), riuscendo a perdere anche milioni di euro messi a disposizione dalla programmazione europea per la riqualificazione delle coste”.

Salvemini s’impegna a garantire alla città una “programmazione urbanistica e ambientale di qualità attraverso un Piano delle Coste che, rispettando la fragilità ambientale del litorale leccese, garantisca un recupero e un rilancio della fruizione turistica delle marine su basi solide e credibili”.

“Se la giunta Perrone – aggiunge – è stata incapace di redigere un progetto serio, è ora di dare alla città un nuovo Piano delle Coste che sia credibile. Se il centrodestra, con Giliberti, mostra di voler continuare a spacciare slogan senza concretezza, noi ci impegniamo a restituire alle marine una politica attenta ai fatti e ai risultati”.

Salvemini evidenzia che il Piano delle coste del centrosinistra “non prometterà a tutti concessioni balneari come ha fatto la giunta Perrone”: “Si muoverà – dichiara – nel giusto equilibrio della prevalenza della spiaggia pubblica (60 per cento) su quella concessa (40 per cento); ci preoccuperemo di garantire l’accesso al mare alle persone con disabilità; realizzeremo senza nuovo cemento percorsi ciclabili: renderemo facile per i leccesi andare al mare in bicicletta, non solo d’estate; garantiremo adeguati trasporti pubblici per i cittadini che vivono le marine tutto l’anno; assicureremo parcheggi sostenibili a servizio della costa”.

Inoltre “come prescrive la legge – chiarisce -, garantiremo un accesso al mare ogni 150 metri, perché oggi in molta parte del litorale leccese la spiaggia è ‘murata’ all’accesso e alla visibilità dei passanti per chilometri; bandiremo un concorso internazionale di idee per progettare ‘Lecce città di mare’. E soprattutto ci occuperemo della fragilità delle coste, con interventi di mitigazione dell’erosione costiera che oggi interessa 3 chilometri di litorale”.

Infine, Salvemini afferma: “Faremo sentire la nostra voce perché Torre Veneri, un’area che comprende 2 chilometri di splendida costa, oggi totalmente consegnata ai carri armati, torni ad essere fruibile per i leccesi. Tutto ciò nel quadro di un Piano Comunale delle Coste che non sarà frutto di annunci e improvvisazione, ma di un serio impegno da parte di un’amministrazione comunale finalmente libera da improvvisazione e incompetenza”.

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