venerdì, Marzo 29, 2024
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Sabato 27 giugno – visite “teatrali” al Castello di Gallipoli (Le)

IL PIÙ BELLO E IL PIÙ MALIGNO SPIRITO

 Alibi Teatro propone una visita teatralizzata del Castello di Gallipoli sulla storia di Giulio Cesare Vanini. La piazza d’armi e altre sale dell’antico maniero ospitano anche le opere dell’artista Michelangelo Pistoletto

Pistoletto

Sabato 27 giugno le sale del Castello di Gallipoli, in provincia di Lecce, che ospitano la personale dell’artista Michelangelo Pistoletto a cura di Manuela Gandini, proporranno ai propri visitatori una novità. Alibi Teatro metterà in scena, infatti, “Il più bello e il più maligno spirito“, una visita teatralizzata dell’antico maniero sulla storia di Giulio Cesare Vanini con la consulenza scientifica del filosofo Mario Carparelli. «Ateo e a un tempo chierico, cattolico e anglicano; apostolo di satana o patrono dell’ateismo, aquila degli atei o perfetto credente, libertino o panteista, pazzo esaltato o copione sprovveduto, incestuoso, maledictus, ma anche eroe e martire della filosofia»: così viene descritto Giulio Cesare Vanini, filosofo libertino originario di Taurisano. Lo spettacolo itinerante è ispirato alla sua avventurosa vita, tra fughe, spie, tradimenti. Tratto dall’omonimo libro di Carparelli, lo spettacolo evoca le atmosfere persecutorie del Seicento. Sono previsti tre turni (ore 20.30/21.30/22.30) con numero limitato di spettatori e prenotazione obbligatoria

I visitatori potranno apprezzare anche la personale di Michelangelo Pistoletto, uno tra i più importanti artisti contemporanei al mondo. Pittore e scultore, esponente della Pop Art, animatore e protagonista del movimento dell’Arte Povera, autore negli anni Sessanta e Settanta dei Quadri specchianti e degli Oggetti in meno, fondatore della Cittadellarte-Fondazione Pistoletto a Biella, luogo di interazione tra l’arte, l’educazione, l’industria e la società, Pistoletto ha ideato per Gallipoli tre grandi installazioni site-specific (il Terzo Paradiso nella Piazza d’Armi, un labirinto di cartone e il tavolo specchiante LoveDifference nella sala ennagonale), che stimolano simbolicamente lo spazio di relazione tra le persone e la storia, riconnettendo il passato al presente. La mostra curata da Manuela Gandini, che ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, prodotta dall’agenzia di comunicazione Orione – che gestisce il Castello con la direzione artistica dell’architetto Raffaela Zizzari – in sinergia con l’Amministrazione Comunale e il prezioso contributo del sindaco Francesco Errico, sarà aperta al pubblico sino al 27 settembre
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