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Riguardo al destino della province Blasi fa finta di non sapere

Riguardo al destino della province Blasi fa finta di non sapere.

Ancora una volta il consigliere Blasi non ha perso occasione per mettersi in mostra, riuscendo a contraddire il suo Assessore regionale e il suo Presidente.

La Legge Delrio che a suo dire il Governo “ha gestito in maniera sbrigativa e non sufficientemente dettagliata” è stata definita dall’Assessore Caroli “inapplicabile” e dal Governatore Vendola“Responsabile del corto circuito istituzionale”.

E quella Legge, combinata con quella di Stabilità, ha inferto tagli finanziari che in alcune province hanno già determinato il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti.

Fa finta di non sapere il consigliere Blasi che non è a Lecce che si gioca una partita diversa, ma è sull’intero territorio nazionale che le province, indipendentemente dai colori, anzi, per la gran parte governate da esponenti del suo partito, sono in condizioni finanziarie tali da non riuscire più a garantire i servizi che sino al 31 dicembre hanno svolto.

Fa finta di non sapere il consigliere Blasi che non è il Presidente Gabellone a decidere quali servizi sostenere e quali no; c’è una Legge dello Stato che definisce il quadro delle competenze in carico alla Provincia e quelle in carico alla Regione. Quet’ultima può decidere di tenerle per se, riallocarle all’istituzione provinciale, o trasferirle ai comuni.

Questo tentativo quasi “maniacale” di Blasi di distorcere la realtà, lo allontana dal vero compito che un Consigliere regionale dovrebbe avere, ossia chiarire in maniera puntuale chi dovrà essere dal primo gennaio a gestire i servizi non assegnati alle province e destinare quelle risorse che oggi le province stesse stanno impegnando a causa dell’inerzia regionale.

Fa finta di non sapere il consigliere Blasi che il Presidente Gabellone, da diversi mesi, così come la Legge ha stabilito, non percepisce stipendio, che lo staff a cui fa riferimento è pari ad 1/30 dell’équipe che il Presidente e la sua maggioranza Pd (compreso Manera) aveva destinato ai suoi collaboratori.

Il tentativo di inquinare la verità, facendo riferimento ad appalti non assegnati ad Alba Service, dimostrano quanto sia lontano dalla conoscenza della verità.

Invece di compiere passerelle demagogiche insieme al suo Sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova con i dipendenti in difficoltà,  farebbe bene ad avere atteggiamenti più responsabili e consoni a chi ha responsabilità di governo.

A Roma tagliano risorse e dipendenti, a Bari si distinguono per inazione, a Lecce per le speculazioni.

Questi sono gli esponenti della sinistra. Appare evidente che non è la Provincia ad essere in ritardo, egli stesso, infatti, ricorda forse a se stesso, che il termine previsto per definire e chiudere questa partita e ristrutturare la spesa pubblica (mandando in mobilità circa 300 dipendenti pubblici nel caso della Provincia di Lecce) è quello del 31 marzo e può stare tranquillo che la provincia di Lecce, così come tutte le altre province pugliesi, non avrà difficoltà a mantenere quei tempi. Cosa che la Puglia non ha fatto, rispetto ad altre regioni molto più attente come Toscana e Liguria.

Rispetto ai tagli e al corretto utilizzo delle risorse quando il consigliere Blasi vorrà offrire la sua disponibilità ad un confronto con un arbitro imparziale Antonio Gabellone non si sottrarrà certamente a tale esame. Quello tra i modelli di gestione della Provincia targata Partito Democratico e quelli del centrodestra.

 

Luigi Mazzei

Consigliere Regionale Forza Italia

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