venerdì, Aprile 19, 2024
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Regionali, Emiliano incontra gli alleati

Emiliano risponde a Renzi e al suo “candidato alternativo”, dopo l’incontro, nella sede del Pd, con le forze che compongono la coalizione (Sinistra Italiana, Partito Democratico, Mdp-Articolo 1, Realtà Italia, I Popolari, Puglia Popolare, PSI Partito Socialista Italiano, Italia dei Valori, Noi a Sinistra x la Puglia, Italia in Comune, Centro Democratico, Verdi, SD Socialdemocratici, Puglia con Emiliano, Iniziativa Democratica, Europa Più, Emiliano Sindaco di Puglia, Democrazia Cristiana, Senso Civico, “Con” e Movimento Animalista). Il candidato governatore parla di “problema nazionale” da risolvere a livello nazionale.

Soddisfatto della propria coalizione, che si predispone alla scrittura del programma e alla stesura delle liste, Emiliano si è concentrato sui temi politici, annunciando la creazione di un coordinamento su Xylella, difendendo l’azione della propria amministrazione: “Abbiamo trovato un PSR già esistente, che non prevedeva per esempio la Xylella al suo interno, mentre le cose sono profondamente cambiate. Dobbiamo quindi portare nel nuovo PSR grossi profili di innovazione. Tutti i militanti del centrosinistra saranno coinvolti e mi auguro che Dario Stefàno ci dia una mano anche alla luce delle sue competenze in materia agricola, ne sarei davvero felice”.

Un altro coordinamento che la coalizione sta mettendo a punto riguarda le politiche sanitarie: “Noi abbiamo per prima cosa evitato il naufragio finanziario, risanato e pagati i debiti. Ma adesso bisogna fare una rivoluzione in sanità, che è quella dell’ospedale in casa, attraverso la telemedicina, perché abbiamo tecnologie che ci consentono di evitare il passaggio soprattutto dei cronici e dei lungodegenti dagli ospedali. E lasciare gli ospedali solo ai casi per gli acuti. Anche un passaggio del genere va deciso in modo democratico, perché le abitudini sono dure a morire. Tutte le riforme calate dall’alto non funzionano”.

Sul nuovo programma, Emiliano ha spiegato che la scrittura sarà “partecipata”: “In questi cinque anni – ha raccontato – ci sono stati molti conflitti, battaglie durissime che hanno provocato tante tossine. Era però inevitabile che queste battaglie ci dividessero in qualche caso, perché noi non siamo una coalizione finta, questa è una coalizione basata sul consenso reciproco, ognuno di noi crea il presupposto per avere il consenso degli altri, non c’è nessuno che ubbidisce e non c’è nessuno che comanda. Anche rispetto al programma di governo, alle candidature, alla formazione delle liste, la coalizione della Puglia fa da sé stessa, coinvolgendo i pugliesi, non accetteremmo mai che due o tre leader calassero le decisioni dall’alto. Noi non abbiamo né Berlusconi, né la Meloni e Salvini che decidono al nostro posto”.

Sulle primarie, Emiliano ha parlato di “un momento di festa, libero e spontaneo” e su Renzi ha dichiarato: “Sono assolutamente certo che queste polemiche non hanno una radice pugliese, ma hanno un problema politico nazionale da risolvere. Se il problema della pacificazione tra Italia Viva e il Governo deve passare dalla Puglia, sono disposto a dare una mano”. Bisogna ricucire a Roma, non è una questione pugliese. I pugliesi stanno tutti qua, in questa coalizione. Non c’è conflitto di merito. Le principali questioni che ci separavano sono ampiamente risolte”.

“Sull’ex Ilva – ha aggiunto -, il Governo in carica – che ha dentro tutte le componenti del centrosinistra – ha la stessa posizione della Puglia, quindi non c’è più nessuna differenza e abbiamo superato ogni distinzione. Nel senso che sono per la decarbonizzazione dell’Ilva e questo a noi va bene. Sulla questione Xylella non c’è mai stata contrapposizione con nessuno: con il ministro dell’epoca, Martina, abbiamo lavorato benissimo, fatto tante cose buone e non ci sono discrepanze. Noi abbiamo applicato sempre le direttive di tutti i Governi, compreso quello Renzi. Sulla Banca Popolare mai nessuna divergenza, nel senso che eravamo tutti per il salvataggio della banca e adesso bisognerà fare in modo che i danni siano superati”.

“L’accusa che mi viene rivolta, di essere la punta avanzata della teoria che cuce Pd, M5S e sinistra è fondata: sono stato l’antesignano – ha precisato – di questa alleanza che è quella sostiene il governo in carica, nella quale almeno Renzi sicuramente si riconosce. Peraltro qui in Puglia andiamo alle elezioni in modo separato rispetto al M5S, quindi siamo un passo in meno rispetto a quello che Renzi ha fatto nel Governo. Sui presupposti di programma del Governo nazionale, Italia viva può stare anche con noi non c’è nessun particolare problema, non c’è più nessun conflitto di merito”.

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