Rapine in serie in Toscana, leccese incastrato dai Ris
Un 29enne leccese, E. A. è stato incastrato dalle impronte digitali e ora, in attesa di essere processato, è stato sottoposto alla misura di sorveglianza speciale con obbligo di firma. Il leccese era stato arrestato nel luglio del 2016: alcuni cittadini, tra cui il sindaco del paese, riuscirono a fermarlo dopo la rapina alla filiale Mps di piazza della Cisterna a san Gimignano ingaggiando una breve colluttazione in attesa dell’arrivo dei carabinieri. In quell’occasione il 29enne stava per fuggire con 10mila euro.
In precedenza era riuscito a farla franca: a gennaio del 2015 il colpo alla Banca Toscana di piazza Amendola armato di taglierino gli aveva fruttato un bottino di 22mila euro e pochi mesi dopo, ad aprile, era riuscito a svaligiare la stessa banca portandosi via 15mila euro. L’Aliquota Rilievi Tecnici del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Siena era riuscita ad isolare l’unica impronta digitale lasciata dal rapinatore che è stata inviata al RIS di Roma.