venerdì, Marzo 29, 2024
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Rapine in serie in Toscana, leccese incastrato dai Ris

Rapine in serie in Toscana, leccese incastrato dai Ris

Aveva messo a segno ben tre rapine in banca in poco più di un anno e mezzo fra Siena e San Gimignano.
Un 29enne leccese, E. A. è stato incastrato dalle impronte digitali e ora, in attesa di essere processato, è stato sottoposto alla misura di sorveglianza speciale con obbligo di firma. Il leccese era stato arrestato nel luglio del 2016: alcuni cittadini, tra cui il sindaco del paese, riuscirono a fermarlo dopo la rapina alla filiale Mps di piazza della Cisterna a san Gimignano ingaggiando una breve colluttazione in attesa dell’arrivo dei carabinieri. In quell’occasione il 29enne stava per fuggire con 10mila euro.
In precedenza era riuscito a farla franca: a gennaio del 2015 il colpo alla Banca Toscana di piazza Amendola armato di taglierino gli aveva fruttato un bottino di 22mila euro e pochi mesi dopo, ad aprile, era riuscito a svaligiare la stessa banca portandosi via 15mila euro. L’Aliquota Rilievi Tecnici del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Siena era riuscita ad isolare l’unica impronta digitale lasciata dal rapinatore che è stata inviata al RIS di Roma.  
In sede di comparazione dattiloscopica, gli esperti dei Ris hanno  individuato ben 22 punti di corrispondenza fra l’impronta del dito medio sinistro del rapinatore arrestato e quella rilevata oltre un anno prima. Le indagini sono proseguite attraverso la comparazione dei video della rapina con la figura del 29enne e per monitorare con strumenti elettronici la storia dei suoi spostamenti nei periodi delle rapine. Le verifiche hanno confermato l’ipotesi che l’autore delle rapine in banca fosse la stessa persona. 

 

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