venerdì, Aprile 19, 2024
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QUESTURA DI LECCE

Le Istituzioni intervengono congiuntamente per ripristinare la legalità nell’area del mercato ittico di Gallipoli.

Nel corso di Riunione Tecnica di Coordinamento, presieduta nei giorni scorsi dal Prefetto di Lecce, è stato deciso di dare luogo ad un’operazione congiunta, contestuale ed integrata con tutti gli organi di polizia e di controllo, presso l’area del Mercato Ittico di Gallipoli, stante la situazione di cronica e quasi assoluta illegalità creatasi nel tempo in quel cruciale contesto cittadino.

Pertanto in sede di Tavolo Tecnico, presieduto dal Questore, sono state definite nel dettaglio le  attività di specifica competenza facenti capo ai vari organi interessati, allo scopo di porre in essere un’azione compatta da parte di tutte le Istituzioni dello Stato finalizzata a colpire contemporaneamente l’evidente e consolidato stato di illegalità delle attività commerciali insistenti nell’area.

La contestuale chiusura dei varchi di accesso all’area mercatale, ad opera delle tre forze di polizia presenti – riconoscibili dalle pettorine –  ha consentito la messa in sicurezza del luogo interessato dall’operazione, impedendo a taluni soggetti di sottrarsi all’identificazione e contenendo sul nascere reazioni inconsulte da parte degli esercenti.

L’accesso ispettivo alle 5 pescherie ed all’unico ristorante è stato effettuato dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dalla Capitaneria di Porto, dall’Ispettorato del Lavoro, dalla Asl e dallo Spesal ed ha prodotto i seguenti risultati:

  • presso due degli esercizi di vendita al dettaglio di prodotti ittici era in corso attività non autorizzata di somministrazione di alimenti e bevande; venivano identificati in totale 13 avventori seduti ai tavolini, fra i quali 3 minori, intenti a consumare pesce crudo e cotto, pane e bevande;
  • veniva rilevata, altresì, l’occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo a carico di 4 degli esercizi controllati e notificato il provvedimento di divieto di vendita dei prodotti ittici e molluschi fuori dalla struttura in muratura.
  • sui 19 dipendenti identificati, 10 lavoratori risultavano privi di documentazione obbligatoria (lavoratori in nero) e nr. 5 collaboratori familiari non erano stati assicurati presso l’INAIL; in entrambi i casi veniva redatto e notificato al titolare dell’attività un provvedimento di sospensione, con decorrenza differita alle ore 12:00 di lunedì 17 luglio p.v. e contestate sanzioni amministrative connesse per l’importo complessivo di 40.000 euro circa;
  • venivano sequestrati circa 354 Kg di prodotti ittici per cattivo stato di conservazione con presenza di parassiti (Anisakis simplex) e per mancata tracciabilità del prodotto.

 Sono in corso accertamenti per verificare la posizione dei titolari delle citate attività in relazione al pagamento dei canoni concessori ed in materia di sicurezza sul lavoro.

Anche l’Enel, interessato per la verifica degli allacci, ha rilevato anomalie nei quantitativi di energia elettrica consumata nelle ore notturne, riservandosi di effettuare un monitoraggio approfondito.

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