giovedì, Marzo 28, 2024
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Prosegue in Italia e all’estero il tour dei salentini Muffx

Prosegue in Italia e all’estero il tour dei salentini Muffx che presenteranno il loro ultimo concept album L’ora di tutti, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Maria Corti. Dopo Forte Marghera (18 maggio) il tour toccherà l’Halt Auf Verlangen Festival di Engelberg in Svizzera (19 maggio), Gotostorto di Trebaseleghe, in provincia di Padova (20 maggio), Marina di Gioiosa Ionica (1 giugno), Officine sonore di Catanzaro Lido (2 giugno) per poi spostarsi a Costanza in Romania (24 giugno) in attesa della settima edizione della Sagra del Diavolo di Galatone, in provincia di Lecce (20 agosto).

“L’ora di tutti” è il quarto lavoro in studio dei salentini Muffx, uscito per Blackwidow records. La band guidata dal cantante e chitarrista Luigi Bruno (leader della Mediterranean Psychedelic Orkestra, fondatore del Collettivo Sbam e della Ill Sun Records e ideatore della Sagra del Diavolo) e completata da Alberto Ria (batteria), Mauro Tre (tastiere e synth) e Ilario Suppressa (basso), propone un concept album strumentale liberamente ispirato all’omonimo romanzo (uscito nel 1962 per Bompiani) di Maria Corti ambientato durante l’invasione Turca nel 1480 a Otranto. Registrato interamente in presa diretta al Go Down Studio a Savignano sul Rubicone (Emilia Romagna), mixato da Alberto Callegari all’Elfo Studio di Piacenza e masterizzato dal produttore Riccardo Rinaldi all’Ohm Guru Studio di Bologna, l’album rispetta le radici compositive della band: cavalcate energiche, riff magniloquenti, aperture psichedeliche, tempi dispari e fascinazioni cinematografiche. A differenza dei lavori precedenti è strutturato in una suite composta da quattro brani strumentali – Un’alba come tante, Vengono dal mare, Ottocento e Bernabei (tutti della durata di circa dieci minuti) – suonati dal vivo in studio senza interruzioni o aggiustamenti postumi. Sanguigno, crudo, rispecchia pienamente la dimensione live della band che va dritta al sodo senza fronzoli o forzatura. Il sound richiama volutamente le atmosfere progressive rock italiane degli albori, come a voler omaggiare le band dalle quali prendono ispirazione come: Goblin, Caravan, Le Orme, Biglietto Per L’inferno.

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