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PROCESSI PARTECIPATIVI REGIONE PUGLIA

EMILIANO PRESENTA AI SINDACI #PUGLIAPARTECIPA L’AVVISO DI SELEZIONE DELLE PROPOSTE IL BANDO È FINANZIATO CON 350MILA EURO E SCADE IL 31 GENNAIO 2019

Parte #PUGLIAPARTECIPA l’avviso di selezione delle proposte di processi partecipativi da ammettere a sostegno regionale nell’ambito del Programma annuale della partecipazione della Regione Puglia. Il bando è finanziato con 350mila euro e la scadenza è alle ore 12.00 del 31 gennaio 2019.

L’avviso è stato presentato e illustrato ai sindaci e amministratori pugliesi, dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e da Titti De Simone, Consigliera per l’attuazione del programma di governo regionale, dal Presidente Anci Puglia Domenico Vitto e da Gianluca Vurchio, coordinatore Anci Giovani Puglia.

L’avviso di selezione fa riferimento agli interventi da realizzarsi in attuazione della legge regionale sulla partecipazione, fortemente voluta dal Presidente Emiliano e approvata dal Consiglio regionale lo scorso anno, e alle modalità prescritte nel Regolamento attuativo della legge (approvato nel 2018), al fine di integrare il Programma annuale della partecipazione.

Il principio più volte sancito è che “la partecipazione è un diritto della collettività”. Lo strumento per attuare i processi partecipativi e la cittadinanza attiva è proprio l’avviso di selezione dei progetti per promuovere la realizzazione di interventi e attività nell’interesse della comunità locale, coinvolgendo la cittadinanza  e gli stakeholder in forme di partecipazione e coprogettazione.

“Presentiamo oggi ai Comuni della Puglia – ha detto il presidente Michele Emiliano – con l’aiuto del presidente dell’Anci Puglia la legge sulla partecipazione della Regione Puglia.

Siamo una delle pochissime regioni ad avere uno strumento del genere che mira a coinvolgere i cittadini ma anche le loro istituzioni, le imprese, le associazioni e chiunque abbia voglia di dare il proprio suggerimento a chi deve prendere decisioni politiche. Questo serve anche a prevenire conflitti perché noi sindaci, dico così perché ho fatto il sindaco per dieci anni, sappiamo bene che quando le  decisioni sono calate dall’alto, abbiamo solo l’illusione di aver fatto presto e di aver fatto bene perché se poi la comunità che deve attuare quelle decisioni non è d’accordo, le resistenze successive portano non solo a conflitti ma anche alla sfiducia generalizzata  nelle istituzioni.

Quindi ringrazio il presidente dell’Anci e sindaco di Polignano, Domenico Vitto per averci qui ospitato per fare questa presentazione, perché puntiamo molto sui sindaci per aver aiuto.

Questo vale per tutti i settori. Noi stiamo scrivendo moltissime leggi a quattro mani e ovviamente bisogna farlo in modo particolare con i sindaci che, al di là del ruolo che hanno, possiedono una esperienza e una capacità di immedesimarsi nei cittadini che probabilmente nessun altro livello politico ha”.

Emiliano rispondendo ai giornalisti ha poi aggiunto che “se sulla questione Tap, sulla questione trivelle, sulla questione scelte tecnologiche fosse stata applicata la norma sulla partecipazione, ne avremmo viste delle belle.

La cosa più divertente però è che il governo nazionale ha impugnato proprio la norma della legge pugliese sulla partecipazione che consentiva la discussione sulle grandi infrastrutture energetiche, in particolare sui gasdotti.

Ma la cosa ancora più divertente è che quando abbiamo scritto all’attuale presidente del Consiglio Conte, esponente del partito della partecipazione,  per chiedere di ritirare l’impugnativa, ha purtroppo fatto orecchie da mercante un po’ come è avvenuto per Tap, un po’ come è avvenuto per Ilva .

Quindi l’impugnativa non è stata revocata e adesso attendiamo la decisione da parte della Corte Costituzionale che è pure chiamata a risolvere un quesito davvero singolare cioè: può una comunità almeno discutere, se non prendere una decisione, sull’allocazione di una infrastruttura energetica?

Io penso che la Costituzione già risolve il problema nel senso che la legge si limita a dire che, non potendo evidentemente le Regioni interferire sulle decisioni del governo chiunque può discuterne almeno.

Quindi, noi ci auguriamo che la Corte Costituzionale respinga questa impugnativa che peraltro riguarda un articolo identico a quello della legge toscana che non è mai stato impugnato.

La Puglia da tutti i governi ha un trattamento sempre speciale. Questo ci fa onore perché evidentemente, strutturalmente al di là della nostra militanza partitica – che per  l’Anci non conta – abbiamo tutti la schiena dritta. Qui ci sono tutti sindaci ed esponenti politici e amministratori che prima hanno una relazione coi cittadini e col territorio e poi con le forze politiche di cui sono espressione”.

“Con questo bando – ha spiegato Titti De Simone – parte concretamente la legge regionale sulla partecipazione fortemente voluta dal presidente Emiliano e uno dei punti pilastro del programma di governo di questa legislatura. Questo bando è utile a integrare il programma annuale della partecipazione previsto dalla legge regionale. È un bando a disposizione di Comuni, associazioni, terzo settore, comitati di cittadini, scuole, università per poter presentare delle proposte di processi partecipativi su vari temi che afferiscono alle competenze della Regione, quindi delle politiche regionali che possono essere leggi, regolamenti, atti di programmazione,  di progettazione anche degli Enti locali. Faccio un esempio: i Comuni che hanno la necessità di consultare i cittadini su propri regolamenti, su progetti  di programmazione, sul riassetto del territorio, sui piani urbanistici, sul riutilizzo di spazi possono utilizzare questa opportunità di questo bando per presentare una proposta di processo partecipativo.

Si partecipa dopo aver attentamente letto il bando di avviso pubblico che va compilato nelle sue parti. C’è una prima scadenza per presentare le proposte che è quella del 31 gennaio; poi ci sarà una seconda finestra che è quella del 31 maggio. Quindi, diciamo che nell’arco del 2019 ci sarà una finestra a fine gennaio e una a fine maggio per poter presentare queste proposte.

Sono 350mila euro stanziati per la prima finestra quella del 31 gennaio e chiaramente altrettanti per quella del 31 maggio.

Abbiamo tantissime iniziative già programmate nel senso che molti Comuni ci hanno già chiesto di organizzare degli incontri come il Comune di Brindisi, Bari, Lecce, la provincia di Lecce, l’università di Bari stiamo già calendarizzando un insieme di incontri con l’ufficio Partecipazione della Regione Puglia per poter presentare il bando, spiegarlo nei dettagli e consentire anche di avere tutti quegli elementi utili alla compilazione delle proposte”.

“Abbiamo appreso – ha concluso il presidente Anci Domenico Vitto – questa notizia della Regione Puglia con molto entusiasmo perché in questo momento è giusto far partecipare i cittadini, far capire come intendono far sviluppare i propri territori su tutte le tematiche. La dotazione finanziaria è fondamentale perché con i vari problemi di cassa che tutti i Comuni hanno è un toccasana”.

PILLOLE DI BANDO

 CHI PUÒ PRESENTARE UN PROGETTO

Possono liberamente e autonomamente candidare un progetto tutti i cittadini, costituiti in forma associata, residenti nella Regione Puglia e i soggetti privi di scopo di lucro o con finalità mutualistiche e non speculative che abbiano la propria sede nel territorio pugliese.

In particolare, i soggetti che possono presentare un progetto sono:

le scuole, le università ed i centri di ricerca; ETS enti del terzo settore di cui al D.lgs. 117/2017; comitati di cittadini costituiti con atto formale; enti associativi non a scopo di lucro, non rientranti nel Terzo settore; le associazioni di categoria datoriali presenti nel CNEL; sindacati, partiti e movimenti politici; enti locali, anche in forma associata, o altra pubblica amministrazione; cooperative di comunità.

CONTENUTO DELLE PROPOSTE 

Sono ammesse esclusivamente proposte che riguardano i processi partecipativi.

Ad esempio, procedure e procedimenti che afferiscono alle competenze della Regione Puglia (leggi e regolamenti da adottare), proposte relative ad atti di programmazione, di pianificazione e di progettazione regionali o degli enti locali territoriali, nell’ambito dell’intero territorio pugliese. Non sono ammesse invece all’avviso di selezione le altre fattispecie, quelle proposte di processi partecipativi  che siano incentrate sulla creazione di un vantaggio verso  soggetti privati.

DURATA DEI PROCESSI PARTECIPATIVI 

Saranno ammessi a bando esclusivamente proposte progettuali che prevedono processi partecipativi di durata non inferiore a due (2) mesi e non superiore a sei (6) mesi dal loro avvio.

SOSTEGNO REGIONALE AI PROCESSI PARTECIPATIVI 

Il sostegno della Regione Puglia ai processi partecipativi può essere di tre tipi, finanziario, metodologico e di assistenza nella comunicazione, forme che possono essere tra di loro congiunte.

Sostegno finanziario

Il budget complessivo della Regione Puglia per il presente avviso è € 350.000,00. Il finanziamento massimo per singolo progetto ammesso è invece pari a 20.000,00 euro e il contributo regionale non può superare l’80% del costo complessivo della proposta.

Ogni proposta – pena la non ammissibilità – dovrà essere obbligatoriamente cofinanziata dal soggetto proponente ed eventuali partner, almeno per il 20% del suo costo complessivo.

Sostegno metodologico

È a disposizione per tutti l’Ufficio Partecipazione della Regione Puglia per fornire consulenza ai promotori delle proposte tramite scambio mail, supporto telefonico, skype conference, incontri presso la sede della Regione Puglia.

E’ altresì prevista la possibilità per ciascuna proposta, di richiedere 1 incontro di formazione territoriale a supporto del processo partecipativo o finalizzato alla diffusione della cultura della partecipazione e di buone pratiche in materia di partecipazione.

Sostegno alla comunicazione

Per tutti i progetti valutati ammissibili (cofinanziati o patrocinati), la Regione Puglia metterà a disposizione la piattaforma web www.pugliapartecipa.it per la promozione dei processi partecipativi e la condivisione dei loro materiali.

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