sabato, Aprile 20, 2024
HomeNotizie dal MondoPRIMO MAGGIO NO TAP A SAN FOCA

PRIMO MAGGIO NO TAP A SAN FOCA

PRIMO MAGGIO NO TAP A SAN FOCA

In questi giorni sono tante le informazioni e le notizie che sono rimbalzate sul web e sulla carta stampata, per questo ci teniamo a chiarire un punto essenziale per rispetto di chi ha accettato fin da subito di sostenere la petizione. L’adesione da parte degli artisti alla petizione lanciata dai ragazzi del So What a sostegno della causa NoTap non ha mai previsto una eventuale partecipazione in veste di ospite sul palco di un concerto del Primo Maggio a San Foca. Pensiamo che l’arte e la musica abbiano un ruolo importante e noi operatori del settore abbiamo messo a disposizione “quello che sappiamo fare” per la salvaguardia della nostra terra, conferendole quel valore che merita attraverso una giornata di solidarietà e di musica che spieghi a tutti cos’è Tap e perché non vogliamo che il Salento -nessun altro posto -siano approdo di una violenza paesaggistica di tale portata.

Sul palco del Primo Maggio di San Foca ci saranno sicuramente artisti salentini e la Line Up è in via di definizione. Questa spiegazione era necessaria e dovuta soprattutto perché è partito uncrowdfounding, una campagna di raccolta fondi finalizzata alla copertura delle spese di produzione – con scadenza 22 aprile, gestita, nella massima trasparenza, dal Presidio NOTAP e da tutte le organizzazioni che si sono messe a disposizione in forma assolutamente gratuita. Se non dovessimo raggiungere la quota stabilita non sarà possibile organizzare alcun concerto e ciò che è stato raccolto verrà restituito immediatamente a chi ha versato i soldi sul portale. Se dovessimo, invece, superare la somma necessaria per il pagamento dei costi di produzione, la parte eccedente verrà consegnata dal Coordinamento 1maggio al Presidio per qualsiasi necessità.

Il palco del 1 maggio non si presterà a strumentalizzazioni politiche e saremo uniti nel dire: “NO TAP né qui né altrove” perché l’affare TAP è una speculazione finanziaria mascherata da opera utile. E i costi sono enormi: 10.000 alberi da eradicare, ettari di scavi e demolizioni, una serie di impianti industriali installati in zone rurali, costi enormi per i cittadini: un processo irreversibile per il territorio. Tutto ciò nella cornice di un conflitto tra Istituzioni: da una parte la speculazione di TAP, multinazionale con sede in Svizzera, sostenuta del Governo centrale tramite il diktat dell’UE; dall’altra il Governo Regionale, i Comuni e le popolazioni locali. Giustificare nuovi investimenti all’estero per estrarre petrolio e gas o nuove infrastrutture in Italia per garantire che petrolio e gas possano “alimentare il mercato europeo” è ipocrita e mette in secondo piano i diritti delle comunità che vivono dove le risorse sono estratte e dove le mega opere dovrebbero essere costruite.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome qui

Post Popolari

Verified by MonsterInsights