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Presentazione “Psicologia dello sviluppo religioso” di Rossella Grasso

Perché abbiamo bisogno di credere in….? Perché il comportamento religioso è insito in tutte le culture ed in ogni momento storico? Perché la religiosità può divenire una caratteristica della personalità di un individuo?

A queste ed ad altre domande risponde il testo Psicologia dello sviluppo religioso di Rossella Grasso. Docente di Psicologia e di Psicologia della Religione presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Lecce, Facoltà Teologica Pugliese, Rossella Grasso è da anni  impegnata nella formazione dei futuri docenti di Religione.

Il suo libro descrive lo sviluppo del sentimento religioso dall’infanzia all’età adulta e sarà presentato lunedì 12 Maggio 2014, ore 18,30 presso la Biblioteca dell’Istituto Marcelline di Lecce. Introdurrà Mons. Luigi Manca e interverranno il Prof. Marcello Tempesta e la Prof.ssa Rossella Grasso.

Attraverso i vari approcci psicologici e seguendo i dettami della Psicologia della Religione, l’autrice non entra in merito alle verità oggettive di una specifica religione, ma descrive le modalità dell’atteggiamento religioso nei suoi aspetti emotivi, intellettivi e volitivi che si riferiscono al soprannaturale. Lo studio psicologico del sentimento religioso deve la sua importanza alla grande apertura del Concilio Vaticano II verso la Psicologia. Questa per molti anni, in seguito alla tradizione freudiana, aveva oscurato e trascurato il significato della religiosità.

“Ma già dagli anni ’60 – spiega la Grasso – molte ricerche hanno dimostrato l’esistenza di una predisposizione psicologica del bambino alla religiosità. In realtà, il bambino, sotto il profilo cognitivo, è in grado di rappresentarsi l’immagine di Dio e, nel corso dello sviluppo, questa predisposizione può rappresentare una caratteristica psicologica”.

ListenerIl testo illustra, citando i più autorevoli psicologi del settore, come il pensiero religioso, attraverso gli atti, può dare all’esperienza individuale un significato e uno specifico orientamento.
Infatti, il sentimento religioso si colloca nell’esigenza, tipicamente umana, di dare un significato trascendente alle istanze psichiche. Esso nasce da motivazioni predominanti nell’uomo, quali i desideri di ogni giorno, la sua impotenza di fronte ai limiti della natura umana, il bisogno di dare un significato alla propria esistenza, dall’esigenza di un’etica sociale e dalla ragione.

Il lavoro dell’autrice, non trascura di evidenziare le varie forme di religiosità. Quella non matura che diviene una risposta al proprio disagio psicologico, uno strumento che soddisfa il bisogno di sicurezza, di affermazione o di autostima, usata come un meccanismo di difesa o come superstizione. Esiste, invece, una religiosità vissuta in profondità, quella che riconosce la fede come valore in sé, quella che trascende i bisogni personali, quella maturante e propulsiva verso un costante superamento del sé.

Un capitolo del volume è dedicato a descrivere la dimensione emotiva dello sviluppo religioso. Attraverso la teoria dell’Attaccamento, la Grasso spiega come l’esperienza emotiva all’interno della relazione madre-bambino, possa influire, nel corso della vita, sulle credenze personali, riguardo al mondo, al sé e al proprio sentimento religioso.

Questo filone di ricerca, considera il legame di attaccamento a Dio con le stesse modalità del legame avuto dal bambino con la figura genitoriale. Perciò Dio, può rappresentare per l’adulto quanto la madre ha rappresentato per il bambino e l’esperienza di Dio, quindi, assume significato solo se quell’adulto da bambino ha fatto esperienza di una madre sufficientemente buona, che l’ha portato a credere ed ad avere fiducia in se stesso e nell’altro.

Le tematiche proposte da questo testo, sono, senza dubbio, utili a comprendere le varie tappe dello sviluppo religioso e come l’evoluzione delle capacità cognitive, morali e quelle legate all’esperienza dell’infanzia possono determinare la qualità della religiosità. Il sentimento religioso non è semplicemente frutto dell’apprendimento e dell’intenzione ma è un’inclinazione e matura attraverso l’esigenza di dare un valore alla propria esistenza e risposte alle proprie istanze psicologiche.

La religiosità è la sintesi organica di tutti questi valori, perciò se diviene matura è l’elemento trainante di ogni condotta di vita.

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