“Grottesco” e “incomprensibile”: definisce così Pierpaolo Signore, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, quanto sta accadendo a Palazzo Carafa.
“Salvemini – afferma -, accreditato da tanti come ‘il puro’ della politica, va a caccia di dissidenti usando le peggiori tecniche di reclutamento di manovalanza numerica difficilmente riscontrate prima. Si balla sui programmi e si fanno assurgere tre neoeletti consiglieri del gruppo di Marti a salvatori della patria leccese, tra lo sconcerto dei tanti elettori di centrodestra (che ancora risulta essere ampia maggioranza in città) e che, convinti di aver scelto candidati e programma di una coalizione ben precisa, trovano i loro voti a sostenere un altro programma, un’altra parte politica, una diversa visione della città stessa”.
“Un Patto – prosegue – per Lecce… ma quale Lecce? Quella di Salvemini? Quella più allargata della inconsistente sinistra leccese? O quella che scaturisce da un altro patto osceno, post primo turno di giugno 2017, in cui storie completamente diverse si fondono più in nome di una fantomatica ‘liberazione’ che di un programma per la nostra città? Nel frattempo cosa è stato prodotto? E, soprattutto, cosa si produrrà con l’ingresso dei tre nuovi sinistri/destri nella nuova maggioranza salveminiana?”
Fratelli d’Italia (seconda forza a Lecce come sancito dalle scorse Politiche) esprime forti dubbi su chi “scavalcando il principio che per essere parte di una coalizione si debba condividere programmi e strategie, inganna miseramente gli elettori concittadini”: “La gente – afferma Signore – è stanca di questi balletti e di queste piroette al sol fine di mantenere poltrone e postazioni. Il Centro-destra leccese e salentino da oggi deve aprire una seria riflessione su come dovranno essere reclutate in futuro le candidature. La credibilità della politica passa anche da una seria selezione dei candidati stessi”.
“Come avvenuto alle politiche – conclude -, Fratelli d’Italia lancerà, già dalle prossime amministrative, la sottoscrizione del patto anti-inciucio per tutti i candidati della coalizione di cui farà parte e che, insieme alla celebrazione primarie, rappresenteranno condizione essenziale per essere nostri alleati”.
