Perrone, ultimo Natale da sindaco: “Vent’anni di risultati importanti”

È un Perrone in palla quello che affronta la sua ultima conferenza stampa natalizia nelle vesti di sindaco di Lecce ed è lo stesso primo cittadino a non nascondere quanto sia particolare questo momento. Tuttavia, rifugge subito l’idea di fare un bilancio sull’attività, discorso che sembra voler rimandare più avanti, forse per l’esigenza di chiudere il cerchio sul delicato percorso di individuazione del candidato della sua coalizione.

Perrone ha voluto ringraziare quanti hanno collaborato nei suoi 9 anni da assessore e 10 da sindaco: “Abbiamo avuto momenti di dialettica aperta, altri di critica aspra e reciproca – ha spiegato – con sussulti anche negli ultimi mesi”. “Se tornassi indietro – ha proseguito – e mi vedessi nelle prime settimane non avrei scommesso un euro sul risultato ottenuto: tecnicamente questo era comune fallito e al di là gestione ordinaria c’erano situazioni che avrebbero comunque compromesso qualsiasi attività.  Difficoltà immani che mi hanno più volte portato sul punto di gettare la spugna”

Non cita mai Adriana Poli Bortone, ma nei vent’anni al governo i riferimenti sui dissidi interni e le lacerazioni del centrodestra sono espliciti. “Poi – ha aggiunto – ci siamo messi a lavorare nell’interesse dei cittadini, anche con scelte impopolari. Il primo bilancio del 2008 decidemmo di ritoccare la leva delle tasse, che era sotto la media nazionale: An non lo votò e da lì s’incrinarono i rapporti. Dovevamo aumentare le tasse per salvare Lecce”.

Per Perrone, i problemi restano come quello del centro storico e delle marine, ma la città ha mostrato una crescita evidente, che passa da settori come il turismo, i servizi e le tecnologie. Quanto al prossimo sindaco, per il primo cittadino potrà gestire un parco progetti importante e contare su un bilancio risanato. Per il futuro, l’esigenza è quella di rafforzare la proposta turistico culturale del territorio.

Sullo stato del centrodestra, Perrone ha ricordato di aver proposto cinque nomi, prima che si tornasse ad un momento di riflessione tra le parti e di stallo: “Non sono convinto che tutti siano nel centrodestra giocando per vincere – ha chiarito – ma penso si arrivi a sintesi e che saremo compatti, con la presenza anche del simbolo di Forza Italia nella coalizione”.

Perrone ha ringraziato la stampa anche per le critiche e l’opposizione che ha permesso di “aggiustare il tiro”: “Perdonatemi se qualche volta sono stato un po’ burbero – ha dichiarato -, caratteristica del mio carattere”.

Sul suo futuro, il sindaco non si è voluto sbilanciare: “Non ho l’ansia di chiedere nulla alla politica e se non fossi in grado di cogliere cosa la politica possa offrire saprei cosa fare”.