Un corso all’Oncologico del «Fazzi» per capire come identificare intere famiglie ad aumentato rischio di sviluppare un tumore del seno e dell’ovaio.
Si possono individuare precocemente dei tumori alla mammella e all’ovaio soprattutto nelle donne nella cui famiglia si sono già registrati dei casi. Il corso di oggi, rivolto agli oncologi, radiologi, genetisti e medici di famiglia ha lo scopo di far conoscere le aumentate conoscenze utili a fare prevenzione efficace.
«Per fortuna i tumori legati a cause eredo-familiari sono solo una fetta», tranquillizza la dottoressa Assunta Tornesello, responsabile del reparto di Oncologia del Fazzi, che ha organizzato il corso «Se in una famiglia vi sono più di 3 elementi (parenti di 1° grado) che hanno avuto un tumore, quella famiglia va studiata».
«Il rischio per la mammella è del 60% in più – ha spiegato la dottoressa Elisabetta De Matteis, responsabile dell’ambulatorio di Oncogenetica in attività da pochi mesi- Per l’ovaio 40 %; mentre per le donne “normali” il rischio è del 10%».
Si stima che circa il 7-8% dei tumori della mammella e circa il 10% dei tumori dell’ovaio abbiano una componente di predisposizione ereditaria, mentre il 15-20% dei tumori della mammella avrebbe una componente di familiarità.
La prevenzione mirata si avvale oggi delle aumentate conoscenze di biologia molecolare e di sviluppo dei tumori «e quindi – spiega la Tornesello – della possibilità di individuazione di quelle mutazioni che riguardano le cellule germinali che costituiscono di per se una predisposizione».
L’ambulatorio è attivo ogni mercoledì dalle 8.30 alle 14,30. Si accede con prenotazione e con impegnativa del medico sulla quale deve essere scritto : Prima visita oncogenetica. Oppure telefonicamente (0832-661962 / 0832-661953) o tramite mail ( oncogeneticalecce@gmail.com) o mediante Cup.
