NÉ MOI, NÉ MAI! #NOTAP
Alessandro Mannarino, 99 Posse, Lo Stato Sociale, Assalti Frontali sono tra i primi firmatari dell’appello contro la realizzazione del gasdotto Tap, lanciato e promosso dal So What Festival di Melpignano, in provincia di Lecce. Nelle prime ore hanno già risposto oltre 60 artisti e band salentini e italiani e il numero è destinato a crescere.
“So What Festival ha scelto di essere NO TAP sin dalla sua prima edizione. Nel 2014 TAP era ancora solo una minaccia: noi abbiamo scelto di schierarci sin da subito perché crediamo che difendere il proprio centimetro di terra sia il primo passo per costruire uno spazio in cui si possono realizzare le libertà di ciascuno. Vogliamo che cultura sia innanzitutto consapevolezza e libertà di scelta, crediamo che gli eventi debbano farsi contenitori di idee e vettori di messaggi”, si legge nell’appello dell’associazione culturale Altatensione che organizza il festival dal 2014. “Siamo NO TAP perché è tempo di scelte, ora più che mai occorre chiedersi da che parte vogliamo andare, e se vogliamo farlo insieme. Quanto accaduto nei giorni scorsi e quanto continua ad accadere in queste ore a San Foca è noto: l’accelerazione di TAP, le forzature del governo centrale, la cecità delle istituzioni che ignorano le popolazione e militarizzano il territorio. Le donne e gli uomini salentini resistono da giorni e hanno bisogno di ognuno di noi. Chiediamo agli artisti saliti sul nostro palco, a tutte le band emergenti, a tutti coloro che hanno messo la loro arte a disposizione di questo percorso, a coloro che hanno partecipato attivamente, a chi ci ha sostenuto, agli operatori della cultura e dello spettacolo di scegliere da che parte stare”, prosegue il testo. “Chiediamo di sottoscrivere questo appello e di affermare la propria contrarietà alla devastazione dei territori e alle grandi opere, utili solo alle tasche di affaristi e potenti. Offriamo la nostra disponibilità logistica alla realizzazione di una grande giornata di musica e cultura in sostegno del presidio NOTAP”.
Per sottoscrivere l’appello sowhatfest@gmail.com – facebook.com/sowhatfest/