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Olio Officina Festival

ALL’OLIO OFFICINA FESTIVAL DI MILANO LA PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA                “LAMPANTE.  GALLIPOLI CITTÀ DELL’OLIO”

Sabato 2 febbraio alle 16 nella Sala Leonardo di Palazzo delle Stelline in Corso Magenta a Milano, nell’ambito dell’ottava edizione dell’Olio Officina Festival si terrà l’incontro di presentazione di “Lampante. Gallipoli, città dell’olio”, mostra a cura di Luigi Orione AmatoAntonio Monte e Raffaela Zizzari, in programma dal 25 aprile al 3 novembre nel Castello di Gallipoli, in provincia di Lecce.

 
Le sale dell’antico maniero ospiteranno un racconto che celebra “l’oro liquido” che, dall’inizio del XVI secolo, permise a Gallipoli di divenire la maggiore piazza europea per la produzione e la commercializzazione di olio lampante, “illuminando” le grandi Capitali europee come Parigi, Londra, Berlino, Vienna, Stoccolma, Oslo, Amsterdam e intrattenendo con le stesse ricchi commerci e scambi culturali. Nel XVIII secolo la produzione e l’esportazione di olio dalla Puglia e in particolare dalla Terra d’Otranto raggiunsero l’apice. Il 90% dell’olio che si esportava dalla Puglia nel 1700 era olio lampante, olio chiaro e grasso, acquistato specie dagli Stati esteri per l’illuminazione, per la lavorazione della lana e per fabbricare il sapone. “Lampante” sarà la messa in scena di un territorio e del suo bene più prezioso: l’olio, le sue eccellenze, le tante storie, le mille rotte e le preziose tracce. “Sarà una mostra parlante, in grado, ci auguriamo, di ristabilire delle relazioni, delle consuetudini percettive con l’olio, la sua importanza produttiva ma soprattutto identitaria” questa la dichiarazione dei curatori Luigi Orione Amato, Antonio Monte e Raffaela Zizzari.
 
“La Puglia ha bisogno di luoghi che invoglino ad entrarvi. Capaci di attrarre non solo per la loro bellezza ma anche per le storie che sono in grado di raccontare. E questo è quello che sta provando a fare la Regione, insieme ai Poli Bibliomuseali e a tutti coloro che sono impegnati a dare al patrimonio pugliese un futuro diverso da quello di contenitore privo di contenuto”; sottolinea Loredana Capone, assessore all’Industria culturale e turistica della Regione Puglia. “Così una mostra sull’olio in un Castello potrà forse sembrare una cosa bizzarra e, invece, non lo è. Perché quel Castello non si trova in un non luogo ma abita un territorio che dell’olio ne ha fatto una tradizione fortemente caratterizzante. Insomma, il porto di Gallipoli fu il numero uno per l’esportazione dell’olio lampante che raggiungeva gli scali di tutto il Nord Europa. In questo modo l’arte, la cultura, si fanno strumento a servizio dell’identità, riportando alla luce un pezzo di storia, che merita di essere ricordata e valorizzata, e offrendo, a chi ne fruirà, l’opportunità di guardare con occhi diversi e più consapevoli l’incantevole centro storico di Gallipoli e le banchine di un porto che per secoli è stato uno dei più importanti approdi del Mediteranneo. La Regione sarà presente con il Museo Castromediano. Alcuni importanti reperti, dalle immagini alle forme ceramiche che nel tempo hanno raccolto l’olio per i suoi diversi utilizzi, troveranno casa nelle stanze del meraviglioso Castello di Gallipoli per la durata dell’intera mostra. È questo per noi il senso della sinergia pubblico privata ma anche il senso dell’intera strategia regionale per cui sono i contenuti a fare i contenitori ricostruendo un rapporto emotivo tra patrimonio e comunità”.

La mostra è realizzata in collaborazione con Polo BiblioMuseale di Lecce, Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, Casa Vestita di Grottaglie, Museo Italiano della Ghisa, Olioofficina, Museo della ceramica e Fratelli Colì di Cutrofiano e Archivio dell’oleificio e saponificio Labbate con il patrocino di Mibac, Regione Puglia, Provincia di Lecce, CNR e Università del Salento.

Il Castello di Gallipoli – gestito dall’Agenzia di Comunicazione Orione di Maglie, con la direzione generale di Luigi Orione Amato e la direzione artistica dell’architetto Raffaela Zizzari – dopo decenni di chiusura e incuria, da luglio 2014 accoglie turisti provenienti da tutto il mondo, dalla Puglia e dal Salento ma soprattutto i cittadini della città bella che da troppo tempo vedevano negata la possibilità di apprezzare sale, torrioni, gallerie, corridoi, di ammirare la bellezza della luce del sole sulle pareti dell’atrio e il panorama mozzafiato che regalano le terrazze circondate dal mare Jonio. Tra le mostre ospitate la personale di e con Michelangelo Pistoletto nell’estate 2015, “I porti del Re, Jakob Philipp Hackert dalla Reggia di Caserta al Castello di Gallipoli”, che nel 2017 ha consentito di esporre preziosissime tele settecentesche che rappresentano il passato e la storia del nostro territorio, oltre a numerose collettive di artisti e fotografi pugliesi e non, concerti, spettacoli, presentazioni, visite teatralizzate e eventi privati. Il Castello è diventato un polo di attrazione aperto e funzionante nell’arco di tutto l’anno e grazie ai risultati economici dell’attuale gestione, dal 14 aprile 2016, è stato acquisito al Demanio del Comune di Gallipoli, permettendo una disponibilità completa e indipendente del bene dal Demanio Statale.
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