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NORMATIVA EMISSIONI ODORIFERE, LARICCHIA (M5S): IL TEATRINO ELETTORALE CONTINUA

“Votano provvedimenti aberranti e poi si accusano vicendevolmente, il copione della legge elettorale si ripete. Un insulto all’intelligenza dei cittadini” dichiara la candidata governatrice M5S”.

Nei giorni scorsi la città di Taranto è stata investita per l’ennesima volta da odori nauseabondi provenienti dalla zona industriale. Nonostante ciò, divenuto oramai una costante, la V Commissione della regione Puglia nella seduta del 4 marzo ha approvato la sospensione dell’art. 1 della legge regionale n.7 del 22 gennaio 1999, integrata e modificata dalla legge regionale n.17 del 14 giugno 2007, che disciplinava le emissioni odorifere in atmosfera delle aziende responsabili di impatto osmogeno come gli impianti di depurazione, compostaggio, trattamento rifiuti, raffinerie, combustione di biomasse, sansifici. Né l’ENI né altre aziende saranno responsabili di emettere odori che continuano ad ammorbare la vita dei pugliesi. Il provvedimento delegittima ogni azione volta al controllo di tali emissioni.

Questo provvedimento approvato dalla V Commissione della Regione Puglia è aberrante e, casualmente, avvantaggia le grandi industrie come l’ENIdichiara la candidata governatrice Antonella Laricchia (M5S) Ma oltre al danno, c’è anche la beffa. Nonostante PD e SEL siano in maggioranza e al governo della Regione, alcuni membri del PD con a capo Emiliano ne prendono le distanze. In pratica, il PD è contro il PD, esattamente come già accaduto per la legge elettorale, e con questa confusione politica, il centrosinistra vorrebbe guidare ancora la Puglia. Se non ci fossero di mezzo le vite dei cittadini ci sarebbe da sorridere perché sembra la sceneggiatura di un film comico. Purtroppo, invece, è la realtà che si abbatte sulla pelle dei pugliesi che nel teatrino politico della Regione Puglia, tra giustificazioni inopportune dei consiglieri di centrodestra che propongono senza sapere cosa stanno facendo e le prese di distanza di alcuni del centrosinistra che hanno il gusto di visibilità elettorale, purtroppo i cittadini sono gli unici a pagare.
Il gioco delle particontinua Antonella Laricchia (M5S)la riconoscibilità del cattivo per evidenziare il buono, evitare l’accostamento con il partito nonostante l’appartenenza, sono trucchi da mestieranti della politica che si sono verificati più volte in tutti questi anni e, ogni volta, mortificano l’intelligenza di cittadini e di chi ha a cuore il bene comune. Sembra di rivedere quanto già successo con l’approvazione della recente legge elettorale dove Emiliano da una parte predicava bene ma, alla fine, il partito di cui è segretario ha razzolato malissimo. Ci auguriamo che le sorprese finiscano qui e che il peggioramento della legge regionale sulle emissioni non venga confermato dagli attuali consiglieri regionali. È ovvioconclude la giovane candidata alla regione Puglia Antonella Laricchiache la regione Puglia debba necessariamente cambiare marcia e direzione rispetto al declino inesorabile e immeritato che 20 anni di guida del centrodestra e del centrosinistra hanno recato ai pugliesi, costringendo i cittadini a scappare da questa terra amata. Devono terminare i favori che la Puglia continua a fare ad industrie e impianti inquinanti, il tutto a danno della stessa terra di Puglia e dei pugliesi. Ecco perché c’è bisogno del M5S, c’è bisogno di una forza politica con le mani pulite e libere, che possa portare questa regione alla normalità e soprattutto bisogna ritornare a servire i cittadini. Da maggio, il M5S lo farà direttamente alla guida del consiglio regionale”.

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