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“NO JAZZ FESTIVAL” SUONI, VISIONI, MUSICHE FUTURE A MELENDUGNO

“NO JAZZ FESTIVAL” SUONI, VISIONI, MUSICHE FUTURE A MELENDUGNO

Il “No Jazz Festival” esplora le nuove frontiere della composizione inedita spostando lo sguardo verso ciò che si trova oltre il confine dell’improvvisazione jazz, inteso come spazio di grande libertà espressiva, indagando le esperienze in cui la tecnica tradizionale si confronta con la sperimentazione elettronica, la World Music, la visual art, il mondo dei dee-jay.

Per il terzo anno consecutivo e dopo il successo di pubblico delle prime due edizioni, il “No Jazz Festival” ritorna, con il sostegno del Comune di Melendugno, presentando due tra le esperienze musicali pugliesi più interessanti degli ultimi anni, il producer di fama internazionale Populous e Asiel, giovane cantautrice salentina, in uno dei luoghi più affascinanti del Salento, la località di Torre Sant’Andrea, Marina di Melendugno, Lecce.

La prima edizione apriva le porte della Costa Adriatica ad alcuni esponenti di spicco della scena musicale internazionale, tra i quali uno dei più straordinari cantanti americani, Philip Hamilton, collaboratore di Pat Metheny e di Donald Fagen (Steely Dan), Fabrizia Barresi, apprezzatissima artista europea nel campo dell’improvvisazione vocale giunta dalla Francia.

L’edizione del 2015 volgeva lo sguardo ad alcune esperienze artistiche pugliesi che rappresentano storici emblemi locali, baluardi di impegno sociale e fiori all’occhiello dell’avanguardia musicale del tacco d’Italia, quali Nandu Popu e i Balkan Trip, fino alle sperimentazioni elettroniche e post – kosmiche di Baba Yoga e Corridoiokraut.

La terza edizione punta i riflettori su Populous, all’anagrafe Andrea Mangia, musicista e producer nato e cresciuto tra 90s e 00s in Salento. Esordisce nel 2002 con un album, Quipo, uscito per Morr Music, label berlinese di culto che accoglie i suoi suoni sospesi tra idm, pop e beatmaking astratto. Morr produce anche i due successivi lavori, Queue For Love [2005] e Drawn In Basic [2008], entrambi apprezzati e applauditi dalla critica internazionale, ponti ideali tra la freddezza dei suoni digitali e il calore analogico fatto di respiri soul e shoegaze. Una trasversalità che si riflette anche nei diversi side-project che lo coinvolgono negli anni, da Girl With The Gun a Life & Limb. Night Safari è il titolo del suo nuovo album, uscito a settembre 2014 per Bad Panda Records e Folk Wisdom

L’apertura è affidata alla cantautrice Asiel con il suo progetto inedito che sintetizza in un piccolo cosmo electropop polifonico tutto il bagaglio musicale dell’artista salentina avvezza ai palchi nazionali e internazionali con la storica formazione Zimbaria – con cui ha collaborato all’incisione di due dischi – ed ora impegnata nella promozione dei suoi brani, in cui converge tutta la passione per il soul delle grandi voci femminili e la cura per la composizione della melodia pop.

Nel live è accompagnata da Emilio Maggiulli alla chitarra e sequenze e cori e Luana Campa al basso e ai cori.

Il “No Jazz Festival”, in accordo con il Comune di Melendugno e in coerenza con gli obiettivi del progetto di valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico locale, conferma per il terzo anno la scelta di localizzare l’evento sulla Costa Adriatica, prediligendo per l’edizione 2016 Torre Sant’Andrea, storica location salentina per la musica live, sul cui palcoscenico naturale si sono avvicendati negli anni formazioni del calibro di Africa Unite, Subsonica, Casino Royale, Roy Paci, Giuliano Palma, Mau Mau, Aretuska.

Il “No Jazz Festival” ribadisce per il terzo anno la propria posizione “No Tap” realizzando un evento volto a dimostrare la validità di un modello di sviluppo economico basato sulla valorizzazione del patrimonio storico artistico, quindi musicale e paesaggistico, con l’obiettivo prioritario di tenere alta l’attenzione verso le alternative possibili, fatte di buone pratiche ad impatto ambientale pressoché inesistente, promuovendo la tutela dell’unicità territoriale ed inviando attraverso questa un forte segnale di rifiuto verso qualsiasi alternativa comprometta la bellezza e l’autonomia del territorio pugliese.

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