Lecce è ancora nella top ten dei capoluoghi di provincia che incassano di più dalle multe ma cala il valore assoluto. Lo dice la rilevazione del Siope- ragioneria generale dello Stato rielaborata dal Sole 24 ore che ha stilato la classifica delle città capoluogo italiane per l’anno 2017. Il Comune di Lecce nello scorso anno ha incassato dagli automobilisti indisciplinati 7,17 milioni di euro e si posiziona al nono posto in Italia. La differenza rispetto al 2016 è del 7,7% ed è uno dei pochi Comuni dove gli incassi sono diminuiti ( il record in Puglia è di Brindisi dove le multe sono diminuite addirittura del 55,9%). L’anno scorso ogni abitante di Lecce (il dato si riferisce non solo agli automobilisti ma al numero complessivo) ha sborsato quasi 76 euro.
“Le multe sono una delle poche voci in piena salute nella colonna delle entrate comunali – scrive il Sole 24 ore – ma la loro geografia è parecchio diversificata. L’80,3% degli incassi arriva nei Comuni delle Regioni centro-settentrionali, dove i pagamenti medi (33,7 euro ad abitante, mini-Comuni compresi) sono più che doppi rispetto al Mezzogiorno (15,9 euro). In testa alla classifica ci sono Firenze, Bologna e Milano.
“A spingere gli incassi effettivi, accanto all’aumento dei verbali, è intervenuta anche una certa accelerazione delle riscossioni effettive – si legge sul quotidiano di Confindustria – Difficile, però, ipotizzare che il miglioramento sia strutturale. Certo, la riforma dei bilanci locali che impone di avvicinare la carta («accertamenti») alla cassa prova a far crescere nel tempo gli sforzi delle amministrazioni per tradurre in realtà le cifre scritte nei bilanci. Ma l’anno scorso il jolly di alcune città è stata la rottamazione delle vecchie cartelle, che per i Comuni affidati alla vecchia Equitalia. E proprio l’incrocio fra intensità dei controlli ed efficienza negli incassi segna la distanza che anche su questa voce separa Nord e Sud”.
