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Mostra MENADI DANZANTI

A Lecce oggi presentazione de Le Menadi Danzanti Appuntamento che si inserisce nella decima tappa del Festival de La Notte della Taranta

Questa mattina a Lecce, al museo Sigismondo Castromediano è stata presentata la mostra Menadi Danzanti, appuntamento che si inserisce nel Festival itinerante de La Notte della Taranta.
“Siamo tutti figli di Renato Nicolini e siamo bravissimi a promuovere i beni immateriali. Ora però La Notte della Taranta si sta legando sempre più a ciò che si tocca e non solo a ciò che si sente, e quindi si lega al paesaggio e al territorio”. Con queste parole Massimo Manera, presidente della Fondazione La Notte della Taranta, ha spiegato la collaborazione della Fondazione de La Notte della Taranta con il Polo Bibliomuseale di Lecce, Provincia di Lecce e Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, per dare vita al progetto Le Menadi Danzanti.
La mostra curata dall’archeologa Anna Lucia Tempesta, unisce storia e tradizione, passato e presente. Una esposizione archeologica nell’ex chiesetta del Collegio Argento, all’interno del Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, nata con l’obiettivo di far rivivere le immagini vascolari, i reperti musicali e le fonti scritte, l’arte delle muse e al tempo stesso i suoni e le immagini in movimento, le parole e le fotografie d’epoca delle danzatrici popolari di Fernando Bevilacqua.
Dai reperti custoditi nel museo, le figure delle danzatrici e dei suonatori di tamburo prendono forma reale nei ballerini e nei musicisti de La Notte della Taranta. Una reale trasposizione tra passato e presente. Così il 14 agosto, giorno dell’inaugurazione della mostra, si esibiranno i componenti de La Notte della Taranta, i musicisti: Roberto Gemma (fisarmonica), Roberto Chiga (tamburello), Giuseppe Astore (violino) e i ballerini: Fabrizio NigroMarco MartanoAndrea CaracutaDaniele Colangelo, Stefano CampagnaCristina FrassanitoLucia ScarabitoSerena Pellegrino e Laura Boccadamo.
“Questo progetto fa parte di una strategia, non è soltanto un viaggio nei luoghi ma è riscoperta delle persone. L’aspetto più bello de La Notte della Taranta è il fascino del movimento come terapia, come simbolo di identità di un luogo”, ha commentato Loredana Capone, assessore regionale all’industria culturale e turistica.
L’esposizione avrà un suo proseguimento ideale a Melpignano, a Palazzo Marchesale de Luca dove sarà inaugurata il 15 agosto una versione multimediale de Le Menadi Danzanti.

“Enzo Petrachi & Folkorchestra” e “Antonio castrignanò & le Fanfare Ciocãrlia” per i concerti Ragnatela

Al Museo Castromediano inaugurazione mostra Menadi Danzanti
Per la vigilia di Ferragosto, il 14 agosto, il Festival itinerante de La Notte della Taranta arriva a Lecce dove al museo Sigismondo Castromediano alle 20 si inaugura la mostra Menadi Danzanti, a cura di Anna Lucia Tempesta. Passato e futuro del Salento si incontrano in questo progetto realizzato grazie alla sinergia tra assessorato alla Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Polo Biblio Museale di Lecce e Fondazione La Notte della Taranta. La mostra propone la visione della straordinaria collezione di ceramiche antiche, greche e magno greche, con immagini legate alla musica ed ai suoi diversi aspetti e funzioni, ai luoghi e alle occasioni in cui si suonava, agli dei che la proteggevano ed ai miti che la raccontavano. Curata dall’archeologa Anna Lucia Tempesta, punta a far conoscere, attraverso le immagini vascolari i reperti musicali e le fonti scritte, i laboratori di gestualità e la “messa in movimento” delle opere, l’importanza della musica nel mondo antico e gli incredibili legami con la contemporaneità.

La mostra,  presentata stamani alla stampa, verrà inaugurata al museo Sigismondo Castromediano domani 14 agosto alle 20. Tra le antiche ceramiche greche danzeranno i ballerini del corpo di ballo de La Notte della Taranta e i musicisti dell’Orchestra. La mostra avrà un suo doppio, in versione multimediale a Melpignano, a Palazzo Marchesale (inaugurazione il 15 agosto alle 21). Sarà possibile visitare entrambe le mostre sino al 26 settembre. I reperti databili tra la fine del VI ed il I secolo a.C.,  documentano i diversi momenti di vita in cui la musica è presente e protagonista. Il percorso laboratoriale presso il museo di Lecce ha come obiettivo un differente approccio alla fruizione degli spazi museali, con la messa in danza e in musica delle opere esposte. Questo consente di attivare differenti linguaggi espressivi e sensoriali, sollecitando interesse all’esposizione di fasce di pubblico inconsueto, abbattendo barriere culturali, fisiche e temporali alla piena percezione dell’antico.  Attraverso la danza, in passato intrinsecamente legata alla musica ed oggi la massima forma di organizzazione del linguaggio non-verbale, verranno fatti passare contenuti simbolici, suggestioni e richiami mitologici; legando il corpo, al gesto ed al movimento, sarà possibile esprimere, come in uno specchio, il proprio vissuto; analizzando, mettendo insieme ed organizzando movimenti, corpi e gesti il vissuto personale può infine diventare storia condivisa, memoria collettiva ed identitaria.

Due i concerti Ragnatela, il primo alle 22.30 in piazza Libertini con la formazione salentina di “Enzo Petrachi & Folkorchestra”.

Enzo segue le orme del padre, Bruno Petrachi, un amatissimo esponente della musica folk leccese. Come il padre, che regalava emozioni raccontando la quotidianità dei leccesi, anche lui continua il percorso musicale nel solco della tradizione tramandata dal musicista scomparso. Apprezzato anche all’ estero, Enzo Petrachi, è spesso in giro per il mondo per portare l’identità musicale di Lecce ai conterranei.  Oggi intraprende un viaggio stimolante e nuovo al fianco della Folkorkestra. Questo progetto nasce dall’esigenza di mantenere e rinnovare l’immagine sonora del folk leccese: partendo dalle canzoni di Bruno Petrachi degli anni 70/ 80, simbolo della tradizione salentina, senza alterare l’inconfondibile ritmo,  sono state introdotte nuove e travolgenti sonorità come funky, fusion, reggae, ska.
Alle 23.30, sempre il piazza Libertini, si esibiranno Antonio Castrignanò & le Fanfare Ciocãrlia.
Antonio Castrignanò, musicista è tra i personaggi simbolo della riscoperta tradizione musicale del Salento. Compositore della colonna sonora del film Nuovomondo di Emanuele Crialese, Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia 2006, vincitore di numerosi riconoscimenti e candidato ai Nastri d’Argento e Ciak d’Oro 2007. Le sue musiche sono presenti anche nel film Bellas Ma riposas di Salvatore Mereu, vincitore del Premio Schermi di Qualità e Premio FEDIC alla Mostra del Cinema di Venezia 2012. Con Antonio Castrignanò sul palco della città barocca, per questo imperdibile appuntamento ci sarà Fanfare Ciocarlia, proveniente dalla Romania, la banda di ottoni più famosa al mondo.  Sulle orme dei loro padri e nonni, i membri di Fanfare si avvicinano con orgoglio ad ogni concerto come ad una sfida per intrattenere il pubblico e mantenere vivo il vero spirito della musica gitana. La velocità del rumeno, le caratteristiche tecniche, i ritmi strappalacrime e i corni dai suoni agrodolci contraddistinguono questa banda di ottoni.
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