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Minaccia donna con fucile e le ruba l’auto, poi spara alla polizia che lo insegue

Minaccia donna con fucile e le ruba l’auto, poi spara alla polizia che lo insegue

Ha fermato una donna ad un distributore di benzina, minacciandola con un fucile e rapinandola il 40enne di Merine, arrestato dagli agenti di polizia di Lecce.

L’episodio è accaduto nella notte tra il capoluogo e la marina leccese, dove l’uomo, subito rintracciato dagli agenti a seguito della rapina di un’auto ai danni di una malcapitata, ha tentato di opporre resistenza, addirittura aprendo il fuoco contro le forze dell’ordine durante la fuga e cercando di allontanarsi attraverso i campi.

Tutto è iniziato attorno alle 0.45 alla stazione Total Erg di Merine, dove l’uomo, a piedi e a volto scoperto, bloccava una 46enne, ferma per il rifornimento, aggredendola e minacciandola di consegnare la borsa e le chiavi dell’auto, una Lancia Y. La donna, dopo aver opposto una ferrea resistenza, provando a difendersi con tutte le proprie forze, tentava addirittura di risalire sull’auto dal lato passeggero, per recuperare il cellulare e chiedere aiuto.

Ma il malvivente riusciva a fuggire sparando un colpo per intimorire la donna, che restava solo nell’area di servizio. La malcapitata, col volto insanguinato a causa della colluttazione avuta con l’uomo, tentava di chiedere aiuto agli automobilisti passanti, ma nessuno si fermava. Solo più tardi un gruppo di ragazzi, vedendola in difficoltà, la soccorreva: la donna contattava la polizia, raccontando l’aggressione e descrivendo dettagliatamente il rapinatore.

È stato in questo frangente che un agente ricordava le modalità di rapina di Francesco Antonelli e lo riteneva probabile autore anche di questo reato. Gli agenti così lo aspettavano sotto casa, a 100 m dalla stazione di servizio Erg: l’uomo, arrivato a piedi, alla vista degli agenti, iniziava a sparare colpi di fucile, tentando l’ennesima fuga. Riusciva ad introdursi nel giardino di un appartamento, dove gli agenti lo  nseguivano e recuperavano il fucile che nel frattempo era caduto al fuggitivo.

L’uomo rientrava nella sua abitazione, ma gli agenti lo stanavano e lo costringevano ad uscire, identificandolo e arrestandolo. A carico del 40enne si scoprivano precedenti per rapina e possesso armi. La donna aggredita e derubata, è stata soccorsa e condotta in ospedale: per lei una contusione al labbro, un’abrasione al braccio e 10 giorni di prognosi.

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