giovedì, Marzo 28, 2024
HomeLecce & ProvinciaMigliorano le liste di attesa nella Asl leccese

Migliorano le liste di attesa nella Asl leccese

La «sfuriata» dei giorni scorsi dell’assessore Pentassuglia riguarda altre Asl.

Ben 22 su 26 prescrizioni (85 per cento), al 31 ottobre 2014 risultano erogate in tempi più brevi, rispetto alla situazione «fotografata» il 31 dicembre 2013. E’ questo il «succo» del report, presentato dal manager della Asl il 9 dicembre scorso all’assessore alla Salute della regione Puglia,

Ma c’è di più. Rispetto al 31 maggio 2014, quando la Regione ha sospeso l’erogazione delle prestazioni aggiuntive, i tempi di attesa hanno ricominciato ad allungarsi, pur mantenendosi inferiori a quelli di riferimento del 31.12 2013.

Al 31 maggio scorso più della metà delle prestazioni Programmabili (crociate con la lettera P sulla ricetta), quindi non Urgenti o Brevi (entro 3/10 giorni) e non Differibili (entro 30/60 giorni), sono state erogate in tempi inferiori a quelli del 31 ottobre scorso. Una prova, se mai ce ne fosse stato bisogno, che le prestazioni aggiuntive sono servite a «raffreddare» i tempi di attesa.

Parliamo, è bene rimarcarlo, di prestazioni che non hanno carattere di urgenza o di precedenza. Da quando sono stati introdotti i Rao, i criteri di priorità, accade che se il medico di famiglia non mette alcun codice di priorità sulla ricetta, la prestazione si intende P, ovvero programmabile e quindi lascia il posto a quelle con priorità.

Nonostante tutto, si diceva, per una colonscopia ad un paziente non urgente, il report del 31 ottobre scorso indica un’attesa di poco più di 3 mesi, rispetto ai circa 5 mesi di dicembre 2013. Per un’ecocolordoppler cardiaca c’è da attendere 3 mesi rispetto ai 6 mesi di prima. E l’ecocolordoppler dei tronchi sovra aortici si fa in 113 giorni, rispetto ai 14 mesi del 2013.

I tempi più lunghi, ancora oggi, si registrano per una risonanza con mezzo di contrasto al cervello e alla colonna vertebrale (351 giorni), muscoloscheletrica (216 giorni), alla prostata e vescica (397). Si tratta di prestazioni dove sono numerosi i pazienti con priorità, che giustamente passano davanti agli altri.

Decisamente migliorati i tempi per una Tac, all’addome o al torace. Oggi si può ottenere la prestazione (parliamo sempre di pazienti non prioritari) in 76 giorni. A dicembre 2013 per una Tac all’ addome i giorni di attesa erano circa 200 e quasi un anno per la Tac al torace. Le visite endocrinologica ed oculistica sono passate da quasi un anno a 3 mesi e 2 mesi rispettivamente.

Un deciso contributo è venuto dalle prestazioni a pagamento, in regime di libera professione. La parte del leone l’hanno fatta le visite cardiologica (1.467 prestazioni), endocrinologica (2.015), oculistica (775), l’elettrocardiogramma (1.617) e l’ecografia all’addome (992).

Ma anche le prestazioni aggiuntive, introdotte dall’assessore Elena Gentile, hanno avuto il loro peso. Soprattutto le Tac al torace (425) e all’addome (417), le visite cardiologica (2.108), oculistica (1.218) ed endocrinologica (752), l’ecografia all’addome (1.673) e l’elettrocardiogramma (2.107).

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome qui

Post Popolari

Commenti recenti

Verified by MonsterInsights