giovedì, Aprile 25, 2024
HomeAttualitàMIGLIOR TALENTO ITALIANO: “MUSICA JAZZ” PREMIA MATTEO BORTONE DI OTRANTO

MIGLIOR TALENTO ITALIANO: “MUSICA JAZZ” PREMIA MATTEO BORTONE DI OTRANTO

MIGLIOR TALENTO ITALIANO: “MUSICA JAZZ” PREMIA MATTEO BORTONE DI OTRANTO

Matteo Bortone ha vinto il premio come Miglior Nuovo Talento Italiano al Top Jazz 2015, referendum indetto dalla rivista Musica Jazz. Bortone riceverà il premio l’8 febbraio a Milano, e da lì partirà per un lungo tour in Italia e all’estero:

8 febbraio – Milano: Top Jazz 2015 Live – Teatro Leonardo

11 febbraio – Napoli – Cellar

12 febbraio – Siena: Un Tubo

13 febbraio – Marcialla: Jazz & Wine festival

14 febbraio – Montevarchi: Valdarno jazz Winter

15 febbraio – Ferrara: Jazz club

18 febbraio – Roma: il Cantiere

19 febbraio – Perugia: Ricomincio da Tre

25 marzo – Annemasse Francia

29 marzo –Parigi: Sunset Jazz Club

22 aprile – Foggia – Jazz On top Felix Auditorium Santa Chiara

24 aprile –  Gioia Del Colle (Ba): Ueffilo

Dal 16 al 23 maggio Taiwan e Cina

A settembre dello scorso anno Bortone ha pubblicato per la Auand Records (distribuzione Goodfellas)  il suo secondo lavoro da leader  “Time Images”,  sempre alla guida del suo quartetto franco/italiano TRAVELERS, lo stesso del disco di debutto uscito due anni fa (Antonin-Tri Hoang, Francesco Diodati e Ariel Tessier). Sull’onda dell’ottimo riscontro di critica ottenuto per l’omonimo primo lavoro (in Francia eletto “Révélation Jazzman” e “Jazz Découverte”, in Italia Jazzit lo ha incluso tra “le migliori uscite discografiche del 2013”), Bortone conferma la sua direzione musicale già intrapresa nel disco precedente: composizioni che alternano momenti elettrici ed acustici con atmosfere più rarefatte e che esplorano le possibili affinità tra improvvisazione e rock d’avanguardia, privilegiando il sound di gruppo rispetto all’aspetto solistico dei singoli. Il titolo “Time Images” oltre ad evidenziare la passione che Bortone ha per il cinema (“image-temps” concetto introdotto dal fIlosofo francese Gilles Deleuze in merito al cinema neorealistico), vuole mettere in risalto l’immagine come idea sensitiva di partenza, come concentrazione di souvenirs plurisensoriali e il tempo inteso come movimento rimandando quindi alla mobilità dell’immagine. Nel corso delle 11 tracce si succedono, quasi come fotogrammi, brani energici, articolati (“Sunday Supermarket”, “Just Play” e “Broskar”) e ballads introspettive (“Crackle”, “Olvidao”). A differenza del primo album, in questo nuovo lavoro la paletta sonora è arricchita anche da altri strumenti come il basso elettrico, il synth e il clarinetto (oltre al sax alto e al clarinetto basso) che apportano un nuovo colore alle improvvisazioni e, allo stesso tempo, giustifIcano una ricerca nella scrittura che sia in funzione dell’intero organico piuttosto che del semplice quartetto (“Intro Crackle” è scritta come corale a 4 voci con contrabbasso, synth, clarinetto e clarinetto basso). Sotto quest’ottica il synth è co-protagonista in alcune impro (“Sunday Supermarket” “Locked Room”) ma assume anche un ruolo di primo piano nell’esposizione di temi come “Tourne” e “Olvidao #1”. I brani sono esclusivamente scritti da Bortone, eccezion fatta per “Houses of the Holy”, storica rock song dei Led Zeppelin. La band ha suonato in Inghilterra, Scozia, Francia, Belgio, e sarà in tour per presentare il nuovo lavoro in Italia e Francia a Febbraio e Marzo 2016.

Matteo Bortone, otrantino, classe 1982, dopo aver conseguito un Master in Jazz presso il prestigioso Conservatorio Superiore di Parigi (città nella quale ha vissuto 8 anni) si è trasferito a Roma dove vive dal 2013. Oltre all’attività di leader e compositore, Bortone svolge un’intensa attività come sideman sia in Italia che in Francia, suonando stabilmente nel trio di Alessandro Lanzoni (TOP JAZZ 2013, Miglior Nuovo Talento), nel nuovo quartetto di Roberto Gatto, nel trio di Stefano Carbonelli, nel sestetto del sassofonista francese Julien Pontvianne e collaborando con musicisti come Matt Renzi, Giovanni Guidi, Ada Montellanico, Roberto Tarenzi, Greg Burk, Thomas Enhco.

Matteo Bortone ‘ TRAVELERS ‘ :

Antonin-Tri Hoang : sax alto, clarinetti, Roland SH 101

Francesco Diodati : chitarre

Matteo Bortone : contrabbasso, basso elettrico, composizioni

Ariel Tessier : batteria.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome qui

Post Popolari

Commenti recenti

Verified by MonsterInsights