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MI RACCONTI LE FOIBE?

A Racale, un viaggio tra musica, danza e teatro per il Giorno del Ricordo

Sabato 10 febbraio alle 18, presso la Sala San Sebastiano di via Fiumi Marina, 6 a Racale, Gioventù Nazionale organizza un appuntamento per ricordare le vittime delle foibe in occasione del Giorno del Ricordo.

Da sempre Gioventù Nazionale pone l’attenzione sulla tragedia delle foibe con l’intento di ricordare le oltre diecimila vittime gettate nelle cavità carsiche ai confini orientali del nostro Paese tra il 1943 e il 1945 a seguito della politica di slavizzazione di tutti quei territori che erano stati a lungo italiani, come Istria e Fiume, voluta dal dittatore jugoslavo Tito.

“Sono onorato di ricevere nella mia città questo evento- commenta Filippo Marzano – coordinatore di GN Racale – e contento per la maturità e disponibilità dimostrate da parte di Istituzioni locali e cittadinanza.

In troppi casi ci rendiamo tristemente conto di essere gli unici a tenere viva la fiamma del ricordo, puntualmente nel corso degli anni passati abbiamo vissuto vicissitudini sgradevoli, puntualmente in questi giorni in altre città della Provincia questa giornata viene scavalcata o bypassata: la nostra comunità non ha mancato di sottolineare questi vuoti di memoria e sabato sarà tutta presente a Racale a ricordare le vittime delle foibe e gli esuli istriani, fiumani e dalmati.”

“Questa tragedia dimenticata è storia- dichiara Donato Carbone, Presidente Provinciale di GN -e la storia serve ad imparare dagli errori e dagli orrori affinché non si ripetano.”

“L’appuntamento di quest’anno- continua Carbone -è incentrato sull’arte: musica, danza, teatro ricorderanno la morte ma parleranno d’amore. Il messaggio che vogliamo dare è un messaggio di speranza, da giovani per i giovani: vogliamo tramandare il ricordo, vogliamo far sì che questa pagina di storia negata venga riconsegnata alle nuove generazioni, vogliamo spiegare che tenere vivo il ricordo dei nostri fratelli italiani morti infoibati è l’unico modo che abbiamo per sperare che mai più accada una cosa simile, vogliamo urlare che anche dalla tragedia si rinasce e lo faremo a modo nostro, suonando, cantando, recitando e parlando di vita e di amore.”

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