giovedì, Marzo 28, 2024
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Mazzei, “I soldi del Psr? Non agli agricoltori, ma a 32 Co.Co.Co”

Adesso sappiamo che fine faranno i soldi del Psr! Mentre, infatti, con grande preoccupazione, ci ponevamo seri dubbi sulla possibilità che la Regione riuscisse a spendere entro il prossimo dicembre circa 75milioni di euro da destinare al comparto agricolo che, altrimenti, andrebbero in disimpegno e dovrebbero essere restituiti a Bruxelles, l’Assessore Nardoni ha fugato ogni dubbio e con una semplicità degna del Candido di Voltaire, ci ha aperto gli infiniti orizzonti dell’inefficienza regionale.

Da un lato ha subito spiegato al sottoscritto e al gruppo di Forza Italia che lo aveva incalzato sul rischio restituzione fondi che è prassi nella nostra Regione quella di spendere tutto nelle ultime settimane, negli ultimi giorni.

Da che mondo è mondo, anzi, da che Vendola è Vendola, ci sarebbe da dire, va avanti così. Perché preoccuparsi? In Zona Cesarini si spenderà tutto… insomma, o la va o la spacca.

Dall’altro lato, poi, l’ottimo Assessore ha pensato bene di comunicare che verrà indetto nelle prossime ore un avviso pubblico per il conferimento di 32 incarichi di collaborazione coordinata e continuativa per le funzioni di supporto all’Autorità di gestione, ai responsabili di asse e ai responsabili di misura del Psr Puglia 2007/2013.

Ecco la trovata geniale di Nardoni, il cappello pensatoio di Archimede Pitagorico: ci sono da spendere soldi? Li spendiamo subito! Assumiamo 32 fortunati per due anni e i denari del Piano di Sviluppo Rurale, per quello che sarà possibile, li investiremo immediatamente.  

Ciò che fa riflettere sull’inadeguatezza di questa Giunta, di chi la presiede e di chi ricopre incarichi assessorili, sta proprio in questo, nel non aver alcuna contezza del periodo storico che stiamo vivendo.

Imprenditori olivicoli e florovivaisti rischiano il tracollo economico, vedono le loro aziende impoverirsi, non riescono a stare sul mercato, assistono inermi al disseccamento di alberi e piante, non trovano nessun sostegno alla politica di governo regionale, attendevano la delineazione del Psr per fruire di strumenti con cui rilanciare le loro attività… ma in “Via Capruzzi” dormono beatamente. L’unico impegno che li tiene desti è rappresentato dalle primarie del centrosinistra e dalle elezioni del 2015.

Insomma il Psr da leva di sviluppo è diventato strumento clientelare. Gli aiuti non saranno visti dalle aziende, bensì da 32 fortunati che saranno scelti dalla Regione. Come si vede ancora una volta per spendere male il denaro pubblico c’è sempre tempo.

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