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Marijuana coltivata in casa, in due finiscono in manette

Marijuana coltivata in casa, in due finiscono in manette

Operazione antidroga nel territorio di Maglie, con i carabinieri della locale Compagnia che hanno arrestato due persone, entrambe incensurate, sequestrando un ingente quantitativo di marijuana sia essiccata che in stato vegetativo.

I militari hanno fatto irruzione nell’abitazione di Ivan Gaspare Calabrese, 40enne di Cannole, coniugato, disoccupato e incensurato: all’interno della casa, una stanza era stata adibita ad area coltivazione di cannabis indica, utilizzando tre serre da interno, del tipo “Grow Box”, già allestite con termometri per la misurazione della temperatura e dell’umidità, impianto di areazione, lampade alogene e neon al fine di garantire il miglior microclima per la crescita delle piante.

Sul terrazzo, nel garage ed in altri locali sono state rinvenute 41 piante di marijuana in stato di vegetazione di varie altezze, 75 grammi di marijuana già essiccata contenuta in vasetti in vetro da 15 grammi ciascuno, due sacchetti in plastica contenenti semi di cannabis, nonché altro materiale utilizzato per la coltivazione e la produzione della sostanza stupefacente. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro. L’uomo è stato arrestato e costretto ai domiciliari.

L’attività si è poi protratta ad altra abitazione, sempre a Cannole, di proprietà di Antonio Orlando, 39enne celibe, insegnante di danza e incensurato. All’arrivo dei militari, che avevano già fondato motivo di ritenere che il proprietario di casa potesse svolgere l’illecita attività di produzione di stupefacente, quest’ultimo veniva colto in flagranza mentre caricava la propria autovettura di piante di marijuana, steli con infiorescenze e sostanza già essiccata e pronta per lo spaccio.

Evidentemente l’uomo aveva saputo del fermo dell’altro uomo di Cannole e stava cercando di disfarsi di parte della sostanza o di nasconderla in altro luogo. È scattata immediatamente la perquisizione personale e locale da parte dei carabinieri, i quali hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 34 piante di marijuana in stato di vegetazione di altezze varie, fino a 1.6 metri, in parte ancora piantate nel giardino retrostante l’abitazione, 7 kg di marijuana in steli ed infiorescenze, già pronte per la suddivisione in dosi poiché già caratterizzate da alto contenuto di principio attivo stupefacente, 370 grammi di marijuana già essiccata, in parte contenuta in vasetti di vetro da 15 grammi ciascuno, infine una serra da interno dello stesso identico tipo sequestrata a casa di Calabrese, a dimostrazione della connessione tra i due “coltivatori diretti”.

Anche in questo caso sono scattate le manette e su medesima disposizione del P.M. di turno, Stefania Mininni, Orlando è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

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