Lecce non cadrà nella trappola di mettersi in mezzo ad una guerra dei mondi tra Università Islamica Sì e Università Islamica No e sarebbe grave se si soffiasse sul fuoco di una questione di principio nella quale è meglio non infilarsi.
Ogni città si dà delle regole ed un’organizzazione delle proprie dinamiche di sviluppo sociale, con le quali tutti devono essere chiamati a fare i conti, sia che si tratti di Paperon De’ Paperoni che vengono dal Polo Nord, che di intermediari che gestiscono perfino i fondi sovrani degli stati arabi.
Lecce ha dimostrato in questi anni di darsi mete culturali e sociali ambiziose e di saper lottare per raggiungerle. Non si può stravolgere tutto sulla base di suggestioni e sollecitazioni, più o meno pressanti, che non sono passate da un cammino di condivisione che sempre deve essere affrontato quando si tratta di assumere scelte importanti che ricadono sulla collettività.
È impensabile che non si ascolti la voce dei cittadini e che non si discuta apertamente e liberamente di cosa sia e di cosa significherebbe per il territorio un’Università che, anziché essere crogiolo di culture, sia auto-ghettizza e si rinchiude nei propri steccati culturali. Proprio a Lecce, Porta d’Europa e Città del Mondo.
Sarebbe grave se la discussione anziché entrare nel merito scivolasse sul crinale pericoloso della questione di principio o, peggio ancora, del pregiudizio. I percorsi culturali dei territori non si modificano con suggestioni che non hanno radici e tradizioni.