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lilt lecce – nota su disciplina emissioni in puglia

Lettera aperta, On. Nichi Vendola (Presidente Regione Puglia)-Dr. Onofrio Introna (Presidente Consiglio Regionale Pugliese)- Consiglieri Regionali (Regione Puglia)-Prof. Giorgio Assennato- (Direttore Generale ARPA Puglia)

 

Apprendiamo con stupore e rabbia dagli organi di informazione quanto sta avvenendo nei palazzi della Regione Puglia, a proposito della volontà di modificare la legge regionale sulle emissioni odorifere delle aziende, che, pure, fino ad ora, in mancanza di altri e più rigorosi strumenti legislativi, ha garantito almeno  la possibilità di interventi di controllo tesi a proteggere le popolazioni da inquinanti di diversa origine.

La legge in questione, infatti, aveva lo scopo di regolamentare e porre un argine alle emissioni di tutte le aziende responsabili di impatto ambientale, ed è stata utilmente impiegata finora sia in sede di rilascio di autorizzazioni regionali di AIA, VIA, ecc., sia nei controlli su vari insediamenti industriali, che hanno indotto l’attuazione di correzioni, a tutela della salute delle popolazioni.

Se questo sostanziale snaturamento della legge regionale dovesse essere approvato in via definitiva, l’effetto sarebbe quello di una complessiva deregolamentazione delle emissioni in atmosfera, senza possibilità di controllo legale, nonostante oggi crescano l’allarme nell’opinione pubblica e la richiesta da parte dei cittadini e delle associazioni di essere difesi dalle numerose emergenze in atto sul territorio, che minacciano la loro salute.

Ancora una volta emerge drammatico lo scollamento tra il Palazzo, sempre sensibile alle ragioni di potentati economici e faccendieri, e la gente che vive una quotidianità di inquinamento e di malattia.

Avviene così che in un contesto, come quello della Puglia, e del Salento soprattutto, a fronte di una situazione ambientale e sanitaria caratterizzata dalle tante emergenze (ILVA, Cerano, rifiuti tombati, pesticidi e xylella, con un territorio vulnerato e degradato da insulti di ogni tipo), invece di concepire nuovi e più incisivi strumenti legislativi di intervento e di controllo, si decide di allargare le maglie di una rete di protezione già insufficiente.

Chiediamo pertanto a gran voce, in nome del pubblico interesse e del bene comune, che la ventilata modifica della legge regionale venga ritirata e si proceda anzi in direzione opposta, rendendola più rigorosa ed efficace, così come richiesto da tempo dal Prof. Giorgio Assennato, Direttore dell’ARPA Puglia.

Dr. Giuseppe Serravezza

Presidente LILT – Sez. Prov. di Lecce

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