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L’Idrovora di Frigole

Prima passeggiata di comunità di “Lecce è il suo mare”

Questa mattina si è svolta la prima passeggiata di comunità nell’ambito del progetto “Lecce è il suo mare”. Cittadini, imprenditori balneari e associazioni di Frigole, insieme allo staff di “Lecce è il suo mare” e all’assessore Rita Miglietta, hanno visitato l’Idrovora, ne hanno ascoltato la storia, hanno cominciato a immaginarne un futuro diverso. La visita è stata resa possibile dalla disponibilità e dalla collaborazione del Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi che ha generosamente garantito l’accesso, il racconto dell’opera e l’ospitalità ai cittadini.
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Costruito nei primi del ‘900 per supportare la bonifica della zona, oggi questo imponente stabilimento è un bell’esempio di archeologia industriale e un luogo in cerca di una nuova funzione a supporto dello sviluppo del litorale leccese.
“L’idrovora di Frigole appartiene alla storia moderna di questo territorio e pensiamo sarebbe interessante renderla parte di un ecomuseo – dichiara l’assessore Miglietta  – La bonifica dell’area tra San Cataldo e Frigole ai primi del ‘900 è stata una impresa epica, che sicuramente merita di essere raccontata e recuperata, nei luoghi, nelle architetture, nel sistema dei canali. Sarebbe interessante condividere con il Consorzio di Bonifica la nostra visione, che punta a rendere viva quella storia attraverso il recupero dell’immobile e delle macchine antiche che lì sono custodite. Così come rigenerare attraverso percorsi ciclabili la rete dei canali della bonifica. Si tratta di elementi che possono diventare oggetto di un turismo culturale attraverso il quale contribuire al rilancio delle marine.
Occorre poi responsabilizzare la cittadinanza a prendersi cura di questa porzione di territorio assieme agli enti. Vorremmo costruire col tempo un patto di cittadinanza con le associazioni, i comitati, le proloco, i cittadini e chi opera nel mondo dell’impresa balneare per cercare di valorizzare le risorse del litorale. L’amministrazione non può prendere in gestione tutto, per questo i soggetti privati devono rendersi in grado di gestire i luoghi e lavorare su un turismo sostenibile. Questo è un percorso lungo che può portare alla creazione di lavoro e dunque contrastare la povertà e l’abbandono dei luoghi. Ci vorrà tempo, oggi abbiamo cominciato un cammino provando a condividere con la collettività i problemi e le criticità per mettere in rete le opportunità”.
“È importante che la comunità dei leccesi torni a conoscere i luoghi delle marine – dichiara l’architetto Francesco Baratti, membro del gruppo di lavoro di “Lecce è il suo mare” – queste  passeggiate rappresentano una occasione straordinaria. Non ci sono libri, né tracce scritte che valgano l’andare sui luoghi, vederli conoscerli, instaurare un senso di percezione visiva. Stamattina abbiamo iniziato con l’Idrovora e domani mattina sarà una occasione bellissima di entrare nell’Acquatina che è un luogo che merita una nuova occasione per essere valorizzato”.
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