martedì, Marzo 19, 2024
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Li Ucci Festival a Cutrofiano (Le)

LI UCCI FESTIVAL
La sesta edizione della manifestazione ospita una serata dedicata a Gianni De Santis, autore di testi musicali e teatrali in griko e italiano, musicista e cultore della lingua antica del Salento scomparso a novembre, con la proiezione del documentario Evò Ce Esù e lo spettacolo “Griko, oltre l’orizzonte”
gianni-de-santisMartedì 13 settembre (ore 21) nell’atrio delle Scuderie di Palazzo della Principessa la sesta edizione de Li Ucci Festival prosegue con una serata dedicata a Gianni De Santis, autore di testi musicali e teatrali in griko e italiano, musicista e cultore della lingua antica del Salento scomparso a novembre. Il festival organizzato dall’Associazione Culturale Sud Ethnic e dal Comune di Cutrofiano – con la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari e con il supporto di partner pubblici e privati – ricoderà il grande cantore con la proiezione del documentario Evò Ce Esù di Christian Manno e Pantaleo Rielli e lo spettacolo “Griko, oltre l’orizzonte” con Rocco De Santis (fratello di Gianni) e Mattia Manco. A seguire ronda spontanea di suonatori e danzatori in Piazza Cavallotti.

Evò Ce Esù – progetto nato all’interno dell’omonima rassegna curata dal Parco Turistico Culturale Palmieri di Martignano con l’Associazione Salento Griko e la Cooperativa sociale Open – è un lavoro che fissa nella memoria collettiva la vitalità del griko, lingua minoritaria ancora oggi parlata nella Grecìa Salentina, attraverso i volti, le emozioni ed il vissuto di chi, con fierezza e dignità, si batte per conservarla, sordo al destino che la attende. «La lingua grika non viene più tramandata. Per questo motivo abbiamo identificato una linea di racconto che filmasse i protagonisti, soprattutto anziani, che la considerano come parte del loro vissuto», sottolinea Pantaleo Rielli. «Non ci illudiamo che questa lingua da domani possa rifiorire perché decidiamo di farla apprendere a chiunque. Da qui la necessità di utilizzare forme di linguaggio più contemporanee e accattivanti. Nel documentario ritroviamo musicisti come i fratelli De Santis e gli Arakne Mediterranea che nella loro ricerca musicale indagano e studiano questa materia. Silvano Palamà, poi, fornisce una cornice storica, rappresentando la linea di congiunzione tra il dovere dell’uomo di cultura di fare archivio e memoria, ma anche quello dell’uomo sentinella che sente il dovere di suonare il campanello d’allarme. Perché, per proiettare tutto questo nel futuro, c’è una responsabilità che deve coinvolgere un po’ tutti. Il documentario si propone di far scattare la scintilla di interesse verso questa forma di comunicazione arcaica, facendo riscoprire la bellezza della lingua».

Rocco De Santis ha iniziato il suo cammino artistico per le strade del paese, dove appena adolescente ha cantato le sue prime ballate; un cammino che nell’arco degli anni ottanta lo ha portato ad approfondire la conoscenza della musica dandogli di creare sempre più raffinate melodie da condividere con altri musicisti. Figli del poeta e compositore grico Cesare, Rocco e Gianni hanno ereditato dal padre la scansione metrica, ritmica del verso, la risonanza della parola rimata, la modulazione della nenia grica. Nel 1991 danno vita agli Avleddha (piccola corte), una band che raccoglie in sé musicisti provenienti da diverse esperienze ma che in questo nuovo contesto hanno modo di relazionarsi con la musica come universalità e non come canone precostituito; come emozione da esplicare. Recentemente Rocco – succedendo al fratello – ha guidato le ospiti italiane e straniere del Concertone della Notte della Taranta e i cantanti dell’Orchestra nella corretta pronuncia dei brani in griko.

Il festival – che ricorda non solo i cantori de “Li Ucci“, lo storico gruppo salentino (guidato da Uccio Aloisi, Uccio Bandello e Narduccio Vergaro) custode degli “stornelli”, dei canti d’amore e di lavoro ma anche un’intera generazione di cantori capaci di tramandare il patrimonio popolare salentino – proseguirà sino a sabato 17 settembre. Il momento clou sarà il grande concerto evento finale (sabato 17 in Piazza Municipio) con Li Ucci Orkestra, che ospita circa 40 elementi, tra i principali esponenti della musica, del canto e della danza popolare salentina. «Sei anni di tradizione, sperimentazione e innovazione. Quella che all’inizio era solo una piccola finestra è stata trasformata in una porta spalancata su tante realtà artistiche, dalla musica alla fotografia, dalla pittura alla gastronomia, dalla danza alla poesia», sottolinea il direttore artistico Melegari.

Mercoledì 14 settembre (ore 21) tre locali di Piazza Cavallotti ospiteranno “La chiazza ca sona e ca vive” con la musica di Dario Muci & Antonio Calsolaro(Pesce Fritto e Baccalà), Scazzacatarante (Buena Suerte Cafè) e Salento All Stars in Taranta Ensemble (Jack’n Jill Lab). Nel centro storico sarà allestito un mercatino artigianale. Durante la serata costruzione dal vivo di ciaramelle e zampogne (a cura del maestro liutaio Francesco Primiceri) e di oggetti in terracotta (a cura del maestro figulo Salvino De Donatis).

Giovedì 15 settembre (ore 21) nel Parco Verde “Falcone e Borsellino” si esibiranno la Famiglia Cordella e la band Hosteria di Giò, tra i vincitori del Premio Nazionale Folk, concorso dedicato alla musica folk e alla world music italiana, promosso da “Li Ucci Festival”, dal “Meeting degli Indipendenti” di Faenza e dalla Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli.

Venerdì 16 settembre alla Masseria L’Astore la serata prenderà il via alle 19.30 con un laboratorio sulla danza scherma salentina a cura di Davide Monaco. Dalle 21 spazio alla musica di Mino De Santis, Le Sorelle Gaballo, Li Strittuli e deiSancto Ianne, altra band vincitrice del Premio Nazionale Folk. Durante la serata mercatino artigianale di qualità con costruzione dal vivo di ciaramelle e zampogne (a cura del maestro liutaio Francesco Primiceri) e mercatino biologico realizzato in collaborazione con Salento Km0.

Sabato 17 settembre in Piazza Municipio il concerto evento de Li Ucci Orkestrasarà aperto alle 21 dalla presentazione della squadra Cutrofiano Volley e dalle esibizioni di Menamenamò e Sleego (Premio Nazionale Folk). Durante la serata mercatino biologico realizzato in collaborazione con Salento Km0 e mercatino artigianale di qualità.

Fuori programma domenica 18 settembre dalle 21 con una festa finale in Piazza Cavallotti con il gruppo Folklorico Canterini della riviera Jonica Melino Romolo di Messina e Melegari e i suoi compari.

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