martedì, Aprile 16, 2024
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Lecce contro la guerra di Erdogan ai curdi

Il Consiglio comunale approva la mozione di Lecce Città Pubblica

Il Consiglio comunale di Lecce ha preso una posizione netta contro la guerra scatenata negli ultimi giorni nel Nord della Siria dal governo Turco di Erdogan a danno delle popolazioni curde e per il “diritto alla vita pacifica e democratica della popolazione curda dell’amministrazione autonoma democratica del Nord della Siria”. La posizione del Consiglio comunale leccese è stata assunta con il voto all’unanimità a favore di una mozione presentata dai consiglieri del gruppo di Lecce Città Pubblica Gabriele Molendini, Natasha Mariano Mariano, Cosimo Murri e Pierpaolo Patti.

La mozione approvata impegna il sindaco e l’amministrazione “a farsi portavoce presso il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed il Governo tutto, affinché sia intrapresa ogni più opportuna azione in seno all’Unione Europea, all’Onu ed alla comunità internazionale tutta, perché si attivino le azioni diplomatiche più incisive idonee a fermare immediatamente il conflitto in essere e a risolvere pacificamente ogni controversia nel rispetto del diritto internazionale, dell’autodeterminazione dei popolo e del diritto alla vita pacifica e democratica della popolazione curda dell’amministrazione autonoma democratica del Nord della Siria”.

Netta la condanna dell’azione del governo turco, definita nella mozione una “gravissima violazione del diritto internazionale” che va a colpire la comunità curda,  cioè “il più strenuo baluardo nella lotta all’avanzata militare delle milizie dell’Isis” e “un esempio democratico in un’area che vede tuttora presenti molti regimi autocratici”, che esprime “i più sinceri valori della democrazia nella costruzione di un Confederalismo Democratico, rispettoso di tutte le religioni, ispirato ad una civile convivenza tra etnie differenti ed alla più profonda applicazione della parità di genere”.
Siamo consapevoli che si tratta di una piccola azione di un Consiglio comunale in relazione a un grande evento della politica internazionale – dichiara il consigliere Gabriele Molendini di Lecce Città Pubblica – ma questo non deve esimerci dal rivendicare la nostra scelta di prendere posizione, di non restare indifferenti. Ci siamo uniti alle tante voci che oggi in Italia e nel mondo chiedono lo stop immediato del conflitto e lo abbiamo fatto facendo nostro il pensiero e le parole del nostro conterraneo Don Tonino Bello, che nel 1992 organizzò la marcia di Sarajevo sognando un esercito di gente comune allineata sulla grande idea della non violenza attiva. Ringrazio i colleghi consiglieri di tutti gli schieramenti che hanno scelto di sostenere questa idea”.
Lecce Città Pubblica chiede con forza in città e tramite i suoi rappresentanti in Comune di fermare l’aggressione turca al popolo curdo del Nord della Siria – dichiara Francesco Calabro, presidente di LCP – Nei giorni scorsi abbiamo manifestato per le vie della città al fianco di numerose associazioni e cittadini, ieri i nostri rappresentanti in Consiglio comunale hanno affermato anche in sede istituzionale la volontà della città Lecce di non restare indifferente. È un fatto politico importante, significativo per quanti come noi si battono per affermare i valori della pace e del diritto del popolo curdo all’autodeterminazione. Ringrazio i consiglieri del nostro gruppo per aver ben rappresentato il sentire di tante cittadine e cittadini leccesi in questo momento”.
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