mercoledì, Aprile 24, 2024

LE SALINE RITROVATE

L’EVENTO DELL’IMPEGNO CIVICO AMBIENTALE PROMOSSO DA CLAUDIO QUARTA VIGNAIOLO PER I FENICOTTERI ROSA E LA SALINA DEI MONACI DI TORRE COLIMENA

Domani 15 luglio  alle 19 il taglio del nastro della torretta di birdwatching  e la consegna degli altri oggetti donati dal gruppo Quarta: fioriere, alberi, panchine e telecamere di videosorveglianza

Tutto pronto per l’evento dell’impegno civico ambientale, di domani venerdì 15 luglio, promosso ed organizzato da Claudio Quarta Vignaiolo. Obiettivo dell’iniziativa è contribuire alla valorizzazione della Salina dei Monaci e della sua biodiversità: fenicotteri rosa e le altre specie rare come cavalieri d’Italia, aironi cenerini, aironi bianchi maggiori, gru e folaghe, che lì vi sostano e migrano. Ma anche contribuire alla riqualificazione di Torre Colimena, la marina di Manduria, a due passi dalla più nota Porto Cesareo. Domani, a partire dalle 19, la consegna ufficiale delle donazioni del gruppo Claudio Quarta Vignaiolo in favore della Salina, l’area Riserva Regionale Orientata di grande pregio naturalistico e ambientale, dopo anni di abbandono e degrado.

La dotazione comprende oltre alla torretta per il birdwatching, diciotto fioriere installate sul lungomare e in piazza, diciassette alberi di brancychiton piantumati nella piazza centrale, quattro panchine e tre telecamere di videosorveglianza.

L’idea della torretta nasce in occasione del 60° compleanno di Claudio Quarta, con la richiesta ai suoi ospiti di contribuire al desiderio di consegnare un segno tangibile di attenzione ad un luogo dal grande valore naturalistico, a pochi chilometri dalla sua cantina tarantina, Tenute Eméra, a Marina di Lizzano, dove si producono parte dei suoi vini del Sud e si fa Ricerca e tutela della biodiversità. Lì infatti è stato impiantato, in collaborazione col team del professore Attilio Scienza dell’Università di Milano, quello che è ritenuto il vigneto di biodiversità più vasto al mondo, con 500 varietà di vitigni provenienti dalla Georgia.

Alla torretta si sono aggiunte le altre dotazioni acquistate anche grazie al 5% delle vendite del QU.ALE. il vino rosso “democratico” della figlia Alessandra, associato a quattro realtà no profit attive sul fronte sociale ed ambientale, fra cui la Salina dei Monaci, gestita dal Comune di Manduria.

In totale la donazione ammonta a 5300 euro che sono serviti per l’acquisto di oggetti a servizio della Salina e di Torre Colimena, per rendere i luoghi più fruibili da turisti e appassionati.

All’iniziativa di domani, moderata dal giornalista Nazareno Dinoi, parteciperanno l’assessore regionale all’Ambiente Domenico Santorsola, i sindaci di Manduria, Roberto Massafra, e di Avetrana, Cosimo Minò, le associazioni ambientaliste e di volontariato del territorio.

IL PROGRAMMA:

–          L’appuntamento è alle 19.00 in Salina per la visita e il taglio del nastro della torre di birdwatching.

–          Subito dopo, la visita della cinquecentesca Torre costiera, con la mostra delle maioliche antiche e moderne, dove chi vorrà potrà recarsi a cavallo o sui carretti messi       a disposizione dalla Scuderia Mancini di Avetrana.

–          Alle 21.00 nell’adiacente piazza il saluto dei produttori e delle istituzioni.

–      Si concluderà con l’esibizione di Raissa, la nuova promessa del pop salentino, originaria di Torre Colimena e dei Ritmo Binario. Degustazione del vino QU.ALE accompagnato da assaggi di “Tonno Colimena” e arrosticini dell’antica Braceria Enzo Fanuli, con il contributo e la collaborazione delle altre attività commerciali del luogo. La partecipazione è gratuita.

LA SALINA

La Salina dei Monaci, così chiamata perché fu gestita dai monaci benedettini fino al Quattrocento, fa parte della Riserva naturale del Litorale Tarantino Orientale. Ha un’estensione di circa 25 ettari e si presenta come una depressione contente acqua marina, chiusa da dune e collinette. Sono ancora visibili gli alloggiamenti delle chiuse in legno che regolavano l’afflusso del mare. La salina si fa risalire alla preistoria e si narra che proprio la sua presenza abbia ispirato ai Romani il nome “Salento”, luogo del sale, la cui estrazione ha rappresentato per secoli una voce importantissima dell’economia della zona. Oggi l’area, dopo una triste parentesi di abbandono e degrado, rappresenta una forte attrazione turistica e scientifica per la sua bellezza e importanza naturalistica. La Salina dei Monaci è stata, infatti, inclusa nei S.I.C. della “Rete Natura 2000” ed è divenuta Riserva Regionale Orientata con Legge Regionale n°24 del 23 dicembre 2002.

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