venerdì, Aprile 19, 2024
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“LE COMMESSE DI SOSTITUZIONE PER AIUTARE COMMERCIANTI ED ESERCENTI”

Il capogruppo di Lecce Città del Mondo, Antonio Lamosa, rilancia la sua vecchia  proposta per venire incontro alle difficoltà delle aziende e rispondere alle esigenze dei turisti.

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“Perrone disinteressato? La gente non mi pare proprio che sia dello stesso avviso”. Il capogruppo di Lecce Città del Mondo, Antonio Lamosa, interviene in seguito alle critiche mosse dal consigliere comunale Carlo Salvemini all’indirizzo del sindaco Perrone.

“Molti sacrifici in questi anni a causa dei trasferimenti da parte dello Stato ridotti al minimo hanno portato sicuramente meno “brillantezza” della prima giunta Perrone. Però chi è attento a queste vicenda non la pensa come il consigliere Salvemini, ottimo osservatore su quanto avviene in città.  A volte, tuttavia, sarebbe auspicabile  una critica più costruttiva. Io preferisco soffermarsi sul tema del commercio, nota dolente da anni che ha visto coinvolti molti operatori del settore che con enormi sacrifici hanno tirato la barca fino al porto per non essere risucchiati dalla crisi.

E’ chiaro che le Amministrazioni Pubbliche devono dare una mano a tutto il comparto al fine di individuare utili iniziative concordate e condivise per fare in modo che il problema sia risolto nel tempo. Mi riferisco, in particolare, alla formula relativa alle cosiddette “commesse di sostituzione”. L’obiettivo è quello di venire incontro alle esigenze dei negozi di vicinato della città che, con la loro presenza, costituiscono un tessuto socio-economico da difendere e sostenere, specialmente in momenti come quello attuale, in cui all’offensiva della grande distribuzione si somma il pesante vento di crisi che stiamo attraversando.  D’altra parte, le aperture domenicali e festive hanno finalità di affiancamento turistico e dunque, sarebbe molto utile sostenere ed agevolare i negozi in città nei pressi dei monumenti, delle chiese e delle emergenze architettoniche.  Com’è noto esistono molte possibilità per intercettare fondi per la formazione e incentivi utili per finanziare, sempre previo corso di formazione, ragazzi e ragazze disoccupate. Addirittura si potrebbe individuare una start up per la creazione di una rete qualificata di giovani pronti in qualsiasi momento a sostituire chi lavora. Non a caso è allo studio da parte di un’associazione leccese la creazione di uno strumento a supporto delle aziende che ne hanno bisogno.

Insomma, qualcosa si può escogitare per dare una mano agli esercenti e ai commercianti che continuano a barcamenarsi in una crisi dalla quale ancora non si intravvede una via d’uscita. Esistono risorse non intercettate per creare un modello nuovo di operatori di ‘sostituzione’. Solo così potremo soddisfare le aspettative di tutti: lavoratori, commercianti, consumatori, famiglie. Solo una cosa è necessaria: organizzarsi per competere. Da soli non si affronta nessuna sfida”.

 

 

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