venerdì, Marzo 29, 2024
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Laboratorio di analisi di Martano, l’Asl replica alle polemiche e alle accuse

Laboratorio di analisi di Martano, l’Asl replica alle polemiche e alle accuse

La Direzione strategica della Asl Lecce rispedisce al mittente le polemiche politiche sviluppatesi negli ultimi giorni attorno al Laboratorio analisi di Martano e sfociate oggi, durante un sit-in di protesta davanti al Poliambulatorio in accuse ritenute “diffamatorie” del sindaco nei confronti della responsabile dello stesso laboratorio.  

“Asl Lecce – si legge in una nota – non può accettare che vengano presi di mira e accusati ingiustamente i propri dipendenti e dirigenti, sostanzialmente alimentando con la disinformazione la rabbia di una piccola folla che, per fortuna, non si è trasformata in fatti ancor più spiacevoli”.

Ciò che si starebbe realizzando a Martano sarebbe “il primo passo di un cambiamento più generale” che “mira ad offrire un servizio più efficiente e in grado di rispondere alla domanda di sanità e, nel caso specifico, alle necessità diagnostiche dell’utenza”.

Per la direzione si tratta di una “piccola rivoluzione” per tutto il sistema, bisognoso di una razionalizzazione che avrà come approdo finale la creazione della Rete di servizi di medicina di laboratorio: “Per l’utenza – precisano -, tuttavia, non cambierà nulla dal punto di vista pratico: a Martano, a Nardò e altrove i punti accettazione, prelievo e consegna di referti resteranno esattamente lì dove sono, cioè più vicino possibile ai cittadini”.

“A cambiare – si legge ancora – è tutto il resto. A cominciare dalle oggettive ricadute positive, a tutto vantaggio degli utenti, generate da strutture più grandi, funzionali e specializzate in grado di sopperire alle carenze di servizi ‘polverizzati’ che, non di rado, devono appoggiarsi ad altre strutture per un esame differente da quelli ordinari o che costringono l’utente a fare un doppio prelievo solo perché le provette devono prendere due strade diverse”.

In buona sostanza, si starebbe costruendo un modello organizzativo più agile perché capace di dare risposte molteplici e più complesse, ampliando la gamma di analisi e migliorando la qualità e quantità complessiva delle prestazioni erogabili. Dal punto di vista logistico la nuova rete sarà strutturata con un Laboratorio di riferimento con settori specialistici, ospitato all’interno del polo territoriale di II livello “Vito Fazzi”, dotato di strumentazioni innovative e capace di realizzare almeno 2 milioni di analisi l’anno, livello ottimale per ottenere una diretta connessione tra quantità e qualità delle prestazioni. Sempre nel “Fazzi” opereranno due laboratori specialistici di Genetica medica e Microbiologia.

La Rete si svilupperà quindi nei laboratori decentrati attivi negli altri cinque presidi ospedalieri, con 1,5 milioni di prestazioni erogabili e tre livelli previsti: ambulatoriale, per i pazienti ricoverati e per le urgenze (garantite h24). In più sarà attivo uno laboratorio territoriale all’interno della Cittadella della Salute di Lecce, vero e proprio punto di riferimento anche per i Centri prelievo dei Distretti di Campi Salentina, Martano e SerT di Lecce. Il quadro sarà poi completato dai Centri prelievo presenti nei Presidi territoriali di assistenza (gli ex ospedali riconvertiti di Maglie, Poggiardo e Nardò), in cui sono previsti sistemi di analisi decentrate per i casi di prestazioni di diagnostica di laboratorio urgente, oltre ad un adeguato sistema di trasporto. Resteranno al loro posto anche gli altri centri prelievo territoriali già presenti, ma saranno integrati con la rete dei laboratori.

“Un modello nuovo” per l’Asl, ma non “improvvisato”, punto d’arrivo della strategia disegnata dal Ministero della Salute e basata sullo sviluppo di reti integrate, garanzia d’equità di accesso, miglioramento dell’efficacia diagnostica, efficienza economica e appropriatezza dei servizi erogati. Senza dimenticare gli indirizzi normativi ben precisi dettati nella Finanziaria 2007, nell’Accordo Stato-Regioni del 2011, e fatti propri dalla Regione Puglia e dalla stessa ASL Lecce già nel 2010. 

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