Musica, danza, pittura e poesia per celebrare il centesimo anniversario della morte di Scriabin, il genio incompreso della modernità musicale che ambiva a rappresentare l’opera d’arte totale “Kandinsky e Skrjabin: quando la pittura si trasforma in musica” è il titolo dello spettacolo in scena il 10 novembre al Teatro Paisiello di Lecce.
Una parte dell’incasso sarà devoluta all’Associazione onlus Triacorda per l’ospedale pediatrico del Salento
La serata, in programma martedì 10 novembre alle ore 21 al Teatro Paisiello di Lecce è un recital di arti-integrate: musica, danza, pittura e poesia, ideato e diretto da Fredy Franzutti per celebrare il centesimo anniversario della morte di Scriabin, compositore russo a cavallo fra tardo-romanticismo e sperimentazione novecentesca. Un secolo fa si spegneva Aleksander Scriabin, genio incompreso della modernità musicale. La sua arte e la sua vita si isolano con titanica audacia da tutti gli altri fenomeni musicali che contribuirono alla nascita del Novecento. Eppure la sua musica, forse più di ogni altra dello stesso periodo, aveva già spalancato orizzonti nuovi.
Nella storia della cultura ben pochi fenomeni hanno avuto la capacità di attrarre e coinvolgere artisti, musicisti e, al tempo stesso, scienziati e filosofi come lo è stata la correlazione tra suono e colore. Quando parliamo di questo rapporto ci riferiamo ad un fenomeno chiamato SINESTESIA: dal greco συν-αισθάνομαι: percepire insieme. Questo concetto ha sempre un notevole interesse in ambito artistico. Moltissimi sono stati i pittori che durante tutto il novecento hanno indagato la possibilità di creare relazioni tra queste due forme di espressione, ad iniziare dall’astrattismo di Kandinskij.
Altrettanto significativi e fondamentali sono stati gli apporti, in ambito musicale, di Scriabin: il quale suonava su una tastiera con i tasti colorati di tinte diverse, intrecciando melodie e lasciandosi trascinare dal colore dei tasti e non dalla nota in sé. “Il fil rouge dello spettacolo – spiega Franzutti – sarà mettere in risalto quella teorizzazione dell’opera d’arte totale così incessantemente perseguita dai due protagonisti fondamentali della vita culturale russa dei primi anni del Novecento”.
Lo spettacolo presenta dunque esecuzioni di brani di Skrjabin per pianoforte solo, affidato ad Alessio Zuccaro, giovane talento salentino vincitore di concorsi nazionali e di borse di studio. Fredy Franzutti cura la regia generale e affida le coreografie ad Angelo Egarese, valido coreografo di genere contemporaneo della generazione emergente, animatore del suo gruppo Kinesis Danza di Firenze. Interpretano le coreografie di Egarese cinque solisti del Balletto del Sud: Serena Ferri, Federica Resta, Francesca Raule, Daniel Agudo Gallardo e Lucio Mautone.
Il tutto inframmezzato dalle voci del noto attore Andrea Sirianni, che interpreta anche alcune poesie di Gabriele D’Annunzio (che ammirava moltissimo Scriabin e a cui dedicò nel suo “Notturno” la “Scriàbine danza”), della storica dell’arte Mariella Agostinacchio, la quale ci introduce nel mondo colorato e surreale di Kandinskij, e del critico musicale Eraldo Martucci, che racconta episodi della vita di Scriabin e le relazioni artistiche tra i due autori del novecento.
Le scene virtuali sono realizzate da Hermes Mangialardo, pruripremiato cartoonist, videomaker, visual performer e 3D mapper che dal 2003 si occupa di tutto ciò che ruota intorno all’animazione digitale: dai corti ai videoclip fino a visual live performace e stage video designer per vari artisti. Mangialardo nel 2008 crea per MTV la fortunata serie URBAN JUNGLE.
L’evento è organizzato dall’associazione culturale “Festinamente”, in collaborazione con l’associazione Nireo ed il Comune di Lecce.
Ingresso: 15 euro platea e palchi, 10 euro loggione. Prevendita: Castello Carlo V Telefono: 0832 246517; Youmusic, Piazza Mazzini 71, tel. 0832 241574; Balletto del Sud, via Biasco 10, tel 0832453556. Una parte dell’incasso sarà devoluta all’Associazione onlus Triacorda per l’ospedale pediatrico del Salento.
