sabato, Aprile 20, 2024
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IURLANO FA SUL SERIO: RIUNISCE LA STORIA E PENSA AL FUTURO

LECCE – Si fa sul serio, “Rinascita Giallorossa” riempie la sala di protagonisti della storia del Lecce, riuniti nei saloni dell’Otto Più Hotel di Lecce.

 IURLANO inizia a parlare di futuro partendo dalle radici del passato, dalla valorizzazione di una storia che l’attuale gestione societaria pare aver dimenticato. Una partita celebrativa a luglio, per festeggiare i 30 anni dallo “sbarco” in Serie A e nel frattempo un rapidissimo giro di consultazioni per raccogliere tutte le disponibilità di chi vuole salvare il Lecce.

Nonostante il giorno festivo e il clima balneare un centinaio di protagonisti del passato e chissà del futuro del Lecce hanno raccolto l’invito di Corrado Iurlano e di “Rinascita Giallorossa”: c’erano Giorgio Enzo, “alla 1° volta a Lecce dall’estate del 1989, senza navigatore non avrei riconosciuto una città così cambiata, in meglio”, ha detto commosso raccontando la sua storia di trapiantato di fegato e di grande amore per il Lecce, “mi avevano dato 6 mesi di vita, ci ho creduto e sono qui: può succedere anche a questo Lecce che tristemente sta morendo, basta crederci, dobbiamo crederci, farlo rinascere“; c’era Gianluca Petrachi, Dario Levanto, Roberto Miggiano, Ruggero Cannito,Roberto Rizzo, Adolfo Starace e il “mitico” Giuseppe Palaia, applauditissimo nel suo intervento appassionato. Palaia ha anche fatto chiarezza sul suo legame interrotto con la famiglia Tesoro: “qualcuno va in giro a raccontare che i Tesoro si sono liberati di Palaia; sia chiaro, non fatevi tradire dall’informazione distorta e unilaterale, raccontata con le sole versioni del patron, è Palaia che è andato via dal Lecce, a malincuore, perchè mi hanno disgregato lo staff sanitario, perchè non c’erano più le condizioni per fare il mio mestiere ad alti livelli di professionalità. Non me la sono sentita di andare avanti senza la mia squadra, senza i miei collaboratori, ed in un contesto simile: ne va della professionalità di tutti, e del resto se il biennio successivo l’ho fatto all’ENEL Brindisi responsabile sanitario di una squadra di Serie A di Basket e con le coppe europee evidentemente ho seminato bene nel mio mestiere. Meritavamo tutti maggiore considerazione”.

Iurlano, anch’egli emozionato mentre passavano sul video alle sue spalle le immagini del padre, ha annunciato le prossime tappe del progetto “Rinascita Giallorossa”, che “nasce dall’idea che il calcio a Lecce merita di più dal punto di vista sociale, sportivo e storico. Un team di professionisti e di sportivi ha deciso di voltare pagina e combattere la disaffezione che ottenebra molti tifosi che non riescono più a gioire del calcio leccese. I numeri parlano chiaro: non vi è coinvolgimento dei giovani, non c’è entusiasmo, è scemato l’interesse dei club che man mano hanno chiuso o hanno abbandonato il tifo giallorosso, lo stadio è un triste deserto. A 30 anni dalla 1° storica Serie A non si può non celebrare questo anniversario: il mese di luglio mi sembra appropriato per una bella festa di sport, con i protagonisti di ieri e di oggi, lavorando, parallelamente, a condizioni per la sopravvivenza del calcio leccese in un momento di così alta incertezza. Il viaggio di “Rinascita Giallorossa” è dunque iniziato: saremo pronti, con la nostra consueta libertà di raccontare i fatti ai nostri lettori, a valutarne presto le mosse.

 

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