giovedì, Aprile 25, 2024
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Iraq, 100mila cristiani in fuga

I miliziani dello ‘Stato islamico’ avanzano verso Nord, prendendo il controllo di diverse città a maggioranza cristiana e innescando così una fuga di massa da queste zone. . “La maggior parte delle famiglie sta fuggendo.  Circa centomila cristiani sono stati costretti a fuggire dalla provincia settentrionale di Ninive verso il Kurdistan.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama sta valutando se ordinare ai caccia americani di bombardare le postazioni dei miliziani dell’Isil che assediano le decine di migliaia di iracheni,rifugiati sulle montagne attorno a Sinjar.  Obama, in una serie di incontri alla Casa Bianca con i consiglieri per la sicurezza, ha preso in considerazione una serie di misure che vanno dal lancio di aiuti umanitari sulla montagna per alleviare le condizioni degli assediati ai raid aerei contro le postazioni dell’Isil.

Papa Francesco rivolge un ”pressante appello alla comunità internazionale” affinché ”si attivi per porre fine al dramma umanitario in atto in Iraq”, per il quale esprime ”viva preoccupazione per le drammatiche notizie che giungono dal Nord del Paese e che interessano popolazioni inermi”. Il Papa sottolinea che ”particolarmente colpite sono le comunità cristiane: è un popolo in fuga dai propri villaggi, a causa della violenza che in questi giorni sta imperversando e sconvolgendo la regione”.

Alla tragedia dell’Iraq e in particolare della comunità cristiana, Francesco aveva dedicato la preghiera dell’Angelus del 20 luglio scorso, ricordando che ”i nostri fratelli sono perseguitati, sono cacciati via e devono lasciare le loro case senza avere la possibilità di portare niente con loro. A queste famiglie e a queste persone voglio esprimere la mia vicinanza e la mia costante preghiera: so quanto soffrite, so che siete spogliati di tutto e sono con voi nella fede nel Signore che ha vinto il male”.

Alcune delle migliaia di persone, intrappolate sulle montagne di Sinjar, dopo essere fuggite per l’avanzare dello Stato islamico in Iraq sono state tratte in salvo nelle ultime 24 ore. Lo comunica il portavoce dell’ufficio dell’Onu per il coordinamento degli affari umanitari David Swanson. La cattura domenica di Sinjar da parte dei jihadisti ha costretto decine di migliaia di persone della minoranza yazidi a fuggire e a rifugiarsi sulle montagne. ”L’Onu sta mobilitando risorse per garantire l’assistenza a queste persone al loro arrivo – ha spiegato Swanson -. E’ una tragedia di proporzioni immense che interessa centinaia di migliaia di persone. Negli ultimi due giorni circa 200mila persone si sono spostate verso la regione del Kurdistan iracheno, il governato di Dohuk, o nelle zone contese di frontiera dentro a Niniveh”.
Molti degli sfollati hanno immediato bisogno di beni salva vita tra cui acqua, cibo, medicine e riparo.
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