venerdì, Marzo 29, 2024
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Ipovedenti e loro tutela

«La tutela e il sostegno al paziente Ipovedente». Un corso per oculisti, ortottisti, psicologi, riabilitatori e infermieri del Salento.

I massimi specialisti ed esperti di patologie dell’ipovisus riuniti oggi all’Hotel Garden Inn di Lecce per illustrare il corso dell’Asmooi (associazionesindacale medico oculisti ed ortottisti) che ha discusso le numerose problematiche dell’Ipovedente.

ipovedenti hilton500

Sotto la presidenza di Carlo Maria Villani (Roma) e Matteo Piovella (Monza), hanno avviato i lavori i coordinatori scientifici Filippo Cruciani dell’università La Sapienza di Roma e Maria Carmela Costa, direttore dell’ambulatorio di Riabilitazione per Ipovedenti del “Vito Fazzi” di Lecce.

maria carmela costa500

Un’ occasione per aggiornare le buone pratiche, sia sul versante legislativo, riguardo alla certificazione della patologia, sia sotto l’aspetto puramente medico e farmacologico.

Ha fatto gli onori di casa il primario del reparto di Oculistica del Fazzi, Antonio Mocellin, che non trascura l’aspetto economico-sociale dell’inserimento lavorativo dei pazienti con questo grave handicap. «I risultati sono incoraggianti – ha spiegato il noto oculista salentino – Sia per quanto riguarda la diagnosi precoce, sia dal punto di vista terapeutico, con nuove molecole che curano le maculopatie, sia anche sotto l’aspetto dei presidi riabilitativi che oggi hanno un grosso imput grazie all’utilizzo dei sistemi informatici».

La maggior parte degli ipovedenti non è a conoscenza delle nuove possibilità di riabilitazione. « Il paziente ipovedente – spiega la dottoressa Costa – ha un residio visivo che non gli consente di eseguire le sue attività quotidiane. Pensiamo agli studenti e alla difficoltà nella progressione dello studio; alle difficoltà ad adattarsi ed inserirsi sul posto di lavoro di tanti lavoratori; ai soggetti anziani e ai disagi nella vita quotidiana. L’ipovisione – aggiunge la dottoressa del Fazzi – colpisce le tre fasce di età perché viene determinata da una malattia oculare preesistente non corregibile con mezzi diottrici. Il targhet – conclude – non è di raggiungere una vista da 10/10 ma di consentire un miglioramento della qualità visiva e della qualità di vita».

Come si accede alla prestazione?   Con una impegnativa del medico curante, mediante prenotazione all’Ambulatorio di Oculistica, presso il centralino del Fazzi. Gli ipovedenti hanno priorità assoluta. E molti di loro non sanno di avere diritto agli ausili che possono migliorare le loro condizioni.

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