venerdì, Marzo 29, 2024
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INAUGURATA QUESTA MATTINA LA MOSTRA “IL PAESE DEI BALOCCHI”, PER LA PRIMA VOLTA LA COLLEZIONE MARZADORI A LECCE

L’attesa è finita: è stata finalmente aperta al pubblico la prima edizione della mostra “Il Paese dei Balocchi” con una parte della prestigiosa collezione Marzadori – circa un terzo del totale – in esposizione nella sala al piano terra dell’ex Convento dei Teatini.

Una prima volta assoluta a Lecce per i giocattoli vintage e gli oggetti di arte e design messi insieme nel corso di 30 anni dall’antiquario e collezionista bolognese Maurizio Marzadori, fondatore, nella sua città, di Freak Andò, che sarà nel capoluogo salentino mercoledì 18 dicembre.

Curata da Luigi Orione Amato e Raffaela Zizzari, realizzata dal Comune di Lecce – Assessorato alla Cultura ed alla Valorizzazione dei Beni Culturali e prodotta dalla società Orione di Maglie, la mostra – che, in precedenza, è stata ospitata al Moma di New York, alla Triennale di Milano e alla Salaborsa di Bologna – include mobili e camere di bambini, arredi scolastici, giochi di legno, realizzati da grandi artisti e designer ma anche da autori sconosciuti che hanno attinto, con la propria creatività, alla cultura e alla moda del loro tempo per realizzazioni destinate a un mercato sia popolare che lussuoso.

Nell’intenzione dei promotori, questa sarà solo la prima edizione della mostra perché si punta a portare nei prossimi anni a Lecce, un poco alla volta, l’intera collezione Marzadori.

In totale, la collezione conta oggi circa 800 mobili da bambino per la casa e per la scuola,

prevalentemente italiani, ogni pezzo racconta la storia del design e mostra lo sviluppo del costume, dei mutamenti sociali e produttivi, culturali, storici e pedagogici della nostra società. La sezione dei giocattoli di legno conta circa 350 pezzi della prima metà del Novecento, ispirati dalle avanguardie artistiche. Inoltre, negli anni, il collezionista ha acquisito circa 250 vestitini d’epoca. Reperti preziosi di una società in cui, dalla metà dell’Ottocento, cambia anche il modo di considerare i bambini che non vengono più visti come “adulti imperfetti”. Parallelamente a questo mutamento di visione, vengono progettati oggetti e mobili “a misura di bambino”, giocattoli didattici, arredi montessoriani dettati dall’illuminismo pedagogico di quel tempo.

«Una collezione straordinaria di oggetti e opere uniche. Quello che colpisce di questi oggetti – spiegano i curatori Zizzari e Orione – è l’esattezza tra forma e funzione. Il design non è solo estetica, deve avere un’applicabilità precisa. Una mostra di opere che non hanno bisogno di grandi informazioni perché, anche senza l’uso di parole, riescono a comunicare al bambino messaggi precisi, nell’ambito di un metodo che ha come base l’autoapprendimento. Tanto che questi oggetti vengono utilizzati ancora dopo 100 anni in tutte le scuole del mondo, senza essere adattati alle lingue, alle culture, alle geografie».

Oltre alla mostra, organizzata in un percorso divertente per i più piccoli ma anche per gli adulti, un allestimento speciale sarà riservato al chiostro dei Teatini che diventerà un mondo surreale e affascinante, grazie alle colorate luminarie montate da De Cagna Luminarie e alle sentinelle disegnate da Sebastiano Montanari per Orione e prodotte da Digital Copy. Per tutto il periodo di apertura della mostra, inoltre, laboratori, spettacoli dal vivo, letture animate di fiabe il cui programma definitivo sarà comunicato in seguito.

«I Teatini – ha detto il sindaco di Lecce Carlo Salvemini – rappresentano uno spazio ripensato nelle sue funzioni, che quest’anno – consolidando un indirizzo chiaro che abbiamo espresso negli anni passati – vogliamo resti un punto di riferimento per i più piccoli e per le loro famiglie nel periodo festivo. Alla mostra si accompagneranno attività ludiche e di intrattenimento. E tante altre novità seguiranno. Il nostro obiettivo resta moltiplicare le opportunità per tutti i cittadini, rafforzare i punti di contatto tra le famiglie leccesi e la cultura, nella pluralità delle sue manifestazioni. Così possiamo agire sul contrasto alle povertà educative e impegnarci per una città migliore».

«Abbiamo pensato – aggiunge l’assessore alla Cultura del Comune di Lecce Fabiana Cicirillo – questa mostra per le famiglie, immaginando il confronto tra adulti e bambini che questi splendidi giocattoli possono innescare. La collezione Marzadori è una preziosa testimonianza di tempi trascorsi, che racconta l’evoluzione dei giocattoli e dei desideri che accompagnavano le fantasie dei bambini di un tempo. Entrare in questo mondo è una esperienza incantevole per tutti. Mi auguro che i leccesi, e non solo, possano trovare in tanti, nel corso delle vacanze natalizie, il tempo per visitarla».

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