giovedì, Aprile 18, 2024
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Inaugura questo giovedì l’appuntamento infrasettimanale dell’Amamè di Gallipoli dedicato a tutti i villaggi vacanza della costa ionica salentina. Una serata in cui il divertimento, la musica e l’animazione sono in perfetta sintonia con il mood spensierato e vacanziero dei villaggi turistici. Una festa di benvenuto per tutti i forestieri che arrivano a Gallipoli per trascorrere le proprie ferie ma che non si dimentica di tutti i giovani salentini che sono già in modalità estate vacanza attiva. I dj, in consolle, saranno i resident della Praja, ma lo spettacolo sarà assicurato dalla presenza dei tanti staff d’animazione dei diversi villaggi vacanza pronti a portare nell’Amamè gli spettacoli e le gag che sono soliti proporre all’interno dei loro teatri open air. L’Amamè, live club, è il concept restaurant situato all’interno della famosa Praja, presso Baia Verde. Dotato di ingressi separati e di una attrezzata area eventi e sala concerti open air, è raggiungibile sia dal lungomare sia dall’ampio parcheggio situato alle spalle e accessibile dalla Strada Statale 101. Inizio serata previsto per le ore 23:00.

Venerdì 15 giugno alle 9, presso la Sala Conferenze del Rettorato dell’Università del Salento, p.tta Tancredi n. 7 – Lecce, si terrà il Convegno “Università, Lavoro e Territorio”.
 
Parteciperanno:
Vincenzo Zara, Rettore dell’Università del Salento
Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce
Sebastiano Leo, Assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Studio e Formazione professionale,
Giancarlo Negro, Presidente di Confindustria
Cristian Casili, Consigliere regionale
Guglielmo Forges Davanzati, Docente di Economia politica dell’Università del Salento
Gianni Scognamillo, Responsabile tecnico del Job placement dell’Università del Salento
 
Il Convegno si aprirà con l’introduzione di Katia Lotteria, portavoce Cobas Unisalento e sarà coordinato dalla giornalista Marina Schirinzi (Gazzetta del Mezzogiorno, LeccePrima).
Sono previsti interventi delle Associazioni studentesche Link e Studenti indipendenti e contributi di rappresentanti pubblici e privati.
Obiettivo dell’incontro è analizzare le condizioni attuali dell’Università del Salento e le sinergie da attivare con gli altri attori pubblici e privati al fine di garantire uno sviluppo sostenibile dell’Ateneo e del territorio prestando particolare attenzione al mondo del lavoro. Tutto ciò nel pieno convincimento che ruolo fondamentale dell’Università è di recepire le istanze e le vocazioni del territorio, ma al contempo di esprimere un orientamento culturale e formativo sulla realtà in cui insiste.
Il Convegno, dopo una breve pausa con un soft lunch, proseguirà alle 15 con la Tavola Rotonda “L’università in movimento: esperienze progettuali, di ricerca e di didattica a confronto”.
Interverrano:
Amedeo Maizza, Docente Unisalento di Economia e gestione delle imprese
Nicola Grasso, Docente Unisalento di Diritto Costituzionale
Francesco Paolo Fanizzi, Docente Unisalento di Chimica generale e inorganica
Gabriella Piro, Presidente CdL di Viticoltura ed Enologia
Andrea Ventura, Docente Unisalento di Fisica nucleare e subnucleare
 Giuseppe Maruccio, Docente Unisalento di Fisica sperimentale,
Thomas Christiansen, Direttore Centro Linguistico di Ateneo
Carlo Mignone, Ricercatore Unisalento di Diritto Privato – Social Innovation Lab
Fabio De Nardis, Docente Unisalento di Sociologia dei fenomeni politici
Elisa Rubino, Ricercatore Unisalento di Storia della filosofia medievale
Cinzia Gravili, Tecnico di laboratorio Entrefish Project
Vincenzo Zonno, Responsabile tecnico Centro di Acquatina
Antonio Licciulli, Docente Unisalento di Scienza e Tecnologia dei Materiali che presenterà “Crossing the Death Valley – I difficili rapporti tra ricerca e industria: alcune esperienze del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione”
La Tavola Rotonda intende promuovere l’immagine dell’Ateneo salentino dando risalto alle significative esperienze di ricerca e di didattica. Il fine è quello di implementarne l’attrattività e, al contempo, invitare i giovani a cogliere la sfida formativa del territorio dissuadendoli a migrare verso altre Università.
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