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Impianti termici

Loredana Capone sulla rinuncia da parte del Comune di Lecce delle funzioni di verifica e manutenzione degli impianti termici

Approvata in Consiglio Comunale la delibera che prevede la rinuncia, da parte di Palazzo Carafa, delle funzioni di verifica e manutenzione degli impianti termici per il riscaldamento invernale e la climatizzazione estiva degli edifici e per la preparazione centralizzata dell’acqua calda per usi igienici sanitari.

Dopo la sospensione illegittima, da parte del Comune di Lecce, degli accertamenti sugli impianti termici che comportò alla VIT una perdita di quasi 400mila euro, e l’inerzia nell’individuazione della nuova società appaltatrice che ha rischiato seriamente di mettere a rischio ventisette posti di lavoro – ha detto l’assessore all’ Sviluppo economico della Regione Puglia Loredana Caponeoggi assistiamo a un nuovo colpo di scena: la rinuncia definitiva allo svolgimento delle attività ispettive.

Il sipario degli alibi cala, dunque, ancora una volta, sulle responsabilità comunali rimbalzando, com’è noto ormai a molti, colpe e crucci alla Regione Puglia che, atteso che non ha mai svolto attività di verifica degli impianti, per effetto della normativa vigente, sarà costretta a passare lo scettro alla Provincia di Lecce.

Le vere ragioni di questa marcia indietro, però, sono da ricercarsi altrove: nel fallimento, cioè, di una politica, sinora condotta dall’amministrazione comunale nel merito della vicenda, caratterizzata sostanzialmente da contenziosi con la ditta incaricata delle verifiche, contenziosi tra questa e i suoi dipendenti, continui disservizi, ombre sulla gestione delle risorse e sul risultato economico”.

L’amministrazione comunale, allora, – ha concluso l’assessore – dovrebbe smetterla di nascondersi dietro un dito e assumersi il coraggio delle proprie azioni. Con questa rinuncia il Comune di Lecce oggi ha deliberato una ‘resa incondizionata’, ha ammesso pubblicamente di non riuscire a prendersi cura dei suoi cittadini. La Regione, ad ogni modo, sarà impegnata per salvaguardare i livelli occupazionali e a rendere ai cittadini il miglior servizio possibile. D’altra parte continua, al contempo, il lavoro di concertazione sul nuovo regolamento mentre è ancora efficace quello del 2007. Il prossimo 19 novembre incontreremo al proposito le associazioni di categoria mentre il 26 novembre gli ordini professionali”.

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