Francesco Perrone lamenta il mancato completamento, a causa degli interminabili lavori, della Palazzina Uffici Amministrativi presso il Distretto di Campi Salentina.
In una lettera inviata due mesi fa al direttore generale della Asl, al sindaco di Campi Salentina e agli amministratori comunali del Distretto sanitario di Campi (Novoli-Salice Sal.- Guagnano-Trepuzzi-Squinzano-Veglie-Carmiano), il segretario provinciale della Federazione sindacati indipendenti (Fsi). Un ritardo di almeno due anni. Una lettera, rimasta finora senza risposta, nella quale il segretario dell’organizzazione sindacale più rappresentativa nel Distretto di Campi Salentina, chiede inoltre «perchè il Presidio Territoriale di Assistenza non è stato inserito tra quelli che ha bisogno di un servizio di vigilanza o sorveglianza , viste le dimensioni dello stesso, che durante le ore notturne in special modo è lasciato in balia di se stesso?».
Ancora, Francesco Perrone chiede conto ai vertici dell’azienda sanitaria dei motivi per i quali non siano state addebitate alla Ditta che costruisce la palazzina, le relative penalità o la revoca dell’appalto. Così come è stato fatto – rileva il sindacalista – con la ditta alla quale nelle scorse settimane è stato rescisso l’appalto per la ristrutturazione dei locali al vecchio Pronto soccorso del “Vito Fazzi” Perrone contesta infine alla direzione della Asl il mancato controllo dei lavori e del rispetto dei tempi di consegna previsti dal capitolato. Per questi motivi il segretario di Fsi parla di «due pesi e due misure» e di disparità di trattamento.
Salute Salento ha appurato che le due situazioni sono differenti. Nel caso del Pronto soccorso del «Fazzi», la ditta Ercoappalti di Taranto aveva sospeso le lavorazioni da tempo. Mentre, nel Distretto sanitario di Campi Salentina, l’impresa “Cantieri Generali” di Casarano (fa parte del consorzio Ccc che si è aggiudicato il mega appalto per la costruzione del nuovo Fazzi), continua a tenere aperto il cantiere di Campi dove ha distaccato un paio di operai. La Asl quindi non può scindere il contratto, ma può far rispettare i tempi di consegna, pretendere l’applicazione delle penalità e il ristoro dei danni.
