” NECESSARIA LA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA OCCORRE DIALOGARE COL GRANDE PUBBLICO SUI TEMI DELLA RICERCA”.
Anche il Rettore dell’Università del Salento Vincenzo Zara ha partecipato oggi a “Conoscenza in festa”, l’iniziativa organizzata dall’Università di Udine che ha riunito venti Rettori italiani e numerosi personaggi di spicco della società civile per discutere con cittadini e studenti del nuovo ruolo delle Università in un sistema Paese che cambia rapidamente, anche sotto la spinta di un’agguerrita competizione internazionale.
Si è parlato della necessità di una formazione adeguata alle nuove sfide globali, che possa garantire innovazione oltre che crescita e coesione sociale, del rapporto tra Università e imprese, del ruolo di una sanità competitiva e sostenibile e del rapporto tra Università e città.
Il Rettore Zara si è soffermato in particolare sulla necessità di una corretta comunicazione scientifica, fondamentale perché la società civile comprenda in maniera appropriata ciò che la scienza elabora nei laboratori: «Perché la comunicazione scientifica sia efficace», ha sottolineato, «è importante rapportassi adeguatamente con chi ascolta. La comunicazione presuppone il riconoscimento dei bisogni dell’altro e l’utilizzo di un linguaggio appropriato, che abbia come obiettivo quello di stimolare l’attenzione degli interlocutori e generare in essi il bisogno di ulteriore conoscenza. Ancora più importante è il ruolo del comunicatore, che deve divenire quasi maieutico, stimolando l’emergere dell’innata curiosità verso le scoperte scientifiche e alimentandola ulteriormente. Funzione difficile ma necessaria, affinché il grande pubblico comprenda che le scoperte scientifiche rappresentano solo tasselli di un cammino lungo e difficile», ha concluso Zara, «talvolta caratterizzato da insuccessi e errori, ma che alla fine costruisce un sapere più moderno e in continuo divenire».
L’iniziativa continuerà anche domani con altri temi d’attualità e di interesse collettivo: una sorta di brainstorming sull’Università, che mira a divenire un appuntamento annuale sullo stato del sistema universitario, un “G20 dei Rettori”.