martedì, Aprile 23, 2024
HomeNotizie dal MondoIl Barbonaggio sbarca in Canada e e negli Stati Uniti

Il Barbonaggio sbarca in Canada e e negli Stati Uniti

Il Barbonaggio sbarca in Canada e e negli Stati Uniti 

Sabato 9 aprile, alle 8.15, l’attore e regista salentino Ippolito Chiarello, sarà ospite di una nuova puntata di “Tg1 Persone”, la rubrica del Tg1 della Rai che manda in onda ritratti, filmati e “parlati” di uomini e donne che, con la loro vita, raccontano i principali temi del nostro tempo. La trasmissione, che ha ospitato tra gli altri anche Mauro Pagani, Emma Dante, Dario Fo, Eugenio Bennato, Luca de Filippo, Gino Paoli, sarà dedicata al Barbonaggio Teatrale, progetto che Chiarello porta avanti dal 2008, diffusosi in tutta Italia e all’estero, e che a novembre 2016 approderà anche in Canada e negli Stati Uniti.

A Vancouver, per un intervento artistico-teatrale di ricerca e racconto sul campo in collaborazione con Ufficio Vancity, SFU Dipartimento Teatro dell’Università di Vancouver, Istituto Italiano di Cultura, con il supporto di Musagetes, Ammirato Culture House e vari partners della East Downtown. A Vancouver, e successivamente a New York, sarà presentato il progetto e il lungometraggio dal titolo “Ogni volta che parlo con me” scritto da Ippolito Chiarello e Matteo Greco e diretto dallo stesso Greco.

«Parlare oggi di Barbonaggio Teatrale mi manda quasi in crisi, perché si è così ramificato e arricchito che ho paura di dimenticare qualcosa o di divagare su ogni punto. Quando un’idea ha senso, secondo me, cresce autonomamente e si moltiplica. Tutto è nato da un’azione semplice, già compiuta dai miei avi e assolutamente non originale, ma sicuramente necessaria: prendere uno spettacolo da teatro, dividerlo in pezzi e venderlo ai passanti “al dettaglio” su un palchetto di legno», così riassume il progetto Ippolito Chiarello, un “progetto artistico e di vita”, come lo definisce, che ha preso il via con il debutto di “Fanculopensiero stanza 510”, spettacolo ispirato al romanzo “Fanculopensiero” (Feltrinelli) di Maksim Cristan, che lo vede in scena per la regia di Simona Gonella.

Da quel debutto e dal disagio come uomo e come artista rispetto al sistema arte e teatro, in particolare in Italia, e rispetto alla vita di ogni giorno come essere umano, è nata la necessità di fermarsi e trovare una strada nuova da percorrere. Serve il mestiere di attore? Come si può farlo ogni giorno? Come riuscire a entrare in un ingranaggio complesso e poco interessante? Come dare dignità a un lavoro che tale non è considerato in Italia?

Il barbonaggio teatrale è nato da un moto di noia e stanchezza rispetto a un sistema teatrale bloccato, chiuso in se stesso e spesso autoreferenziale. Uscire dai luoghi deputati alla cultura, cercare nuovo pubblico, ripensare il teatro in termini di scrittura, produzione e distribuzione. Scendere in strada, è da qui che parte tutto.

L’artista ha stabilito un prezzo per ogni porzione del suo spettacolo, ha fatto un listino e lo distribuisce al pubblico di passaggio. Lo spettatore sceglie il pezzo che vuole sentire, lo paga e l’attore si esibisce, cercando anche di spiegare il senso di questa esperienza; solitamente poi la sera lo spettacolo è portato in scena anche a teatro.

Una modalità, questa, che diventa spesso esperienza autonoma di proposta. Lo spettacolo e il progetto di Barbonaggio teatrale, dopo quasi 250 città/luoghi toccati in Italia ha fatto tappa a Barcellona, Madrid, Parigi, Londra e Berlino, arrivando anche sul prestigioso palco dei Negramaro nel tour “Casa 69 Tour” insieme alle migliori firme del teatro italiano.

In otto anni il Barbonaggio ha trovato consensi ovunque e si è sviluppato in più direzioni dando vita a iniziative parallele, e ricevendo anche le segnalazioni al Premio Rete Critica e al Premio UBU 2014. Ecco alcune esperienze che ne scandiscono il lungo percorso: il lungometraggio “Ogni volta che parlo con me” del  2010, scritto da Ippolito Chiarello e Matteo Greco e diretto dallo stesso Greco, che racconta, sotto forma di opera visiva, il percorso artistico e interiore che ha portato alla nascita e alla sperimentazione del Barbonaggio teatrale e di come questo, da esperienza individuale, sia diventata un movimento seguito da molti artisti che “barboneggiano” anche in solitaria.

Dal 2010 Lecce ospita “Barboni per un giorno” manifestazione che conta ogni anno la partecipazione di oltre 60 artisti provenienti da varie città d’Italia e che in questa occasione hanno modo non solo di presentare la propria proposta artistica, ma di riflettere insieme sull’arte come bene comune e sul mestiere dell’attore, quotidiano come ogni attività lavorativa. Nel 2013 nasce anche la Compagnia Ammirata con l’intento di dare vita a una compagnia di barboni. La compagnia ha prodotto il suo primo spettacolo dal titolo “Come vogliamo vivere”, spettacolo pensato per il teatro e per la strada e che può essere messo in scena, in maniera esplosa, nella modalità del Barbonaggio.

Recente è invece “Club27 La vera storia di Superman”, nuovo spettacolo in allestimento per il debutto nel 2017, scritto da Francesco Niccolini in doppia versione: una barbona e stradale e una per il teatro con la regia di Michelangelo Campanale, per continuare il lavoro di avvicinamento del pubblico al teatro che è il primo e più nobile obiettivo del Barbonaggio. «Un atto d’amore verso il pubblico. «Un atto simbolico per rimettersi in contatto con la gente e creare nuove platee. Un atto politico» dichiara Chiarello.

 

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome qui

Post Popolari

Commenti recenti

Verified by MonsterInsights