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I soldi del boss Riina nel Salento, sequestri di società a Squinzano e Lecce

I soldi del boss Riina nel Salento, sequestri di società a Squinzano e Lecce

Un giro di conti correnti e versamenti “sospetti” negli anni: ha ramificazioni anche in provincia di Lecce e Brindisi il “tesoretto” del boss Totò Riina scoperto dai Ros di Palermo che, nelle scorse ore, hanno sequestrato beni per oltre un milione e mezzo di euro.
Sotto sigilli sono finiti la società Ac Service e la Clawstek srl che commercia ricambi auto con sede a Lecce di cui è titolare il genero di Riina Tony Ciavarello, imprenditore sposato con la figlia maggiore del boss Maria Concetta e residente da anni a San Pancrazio salentino. Sotto sigilli, insieme alla Ac Service e alla Clawstek srl anche la Rigenertek srl con sede a San Pancrazio.
Non solo: gli investigatori sospettano che parte dei soldi che il “capo dei capi”, sulla carta un “nullatenente”, siano confluiti nei conti correnti intestati ai parenti: 16 conti correnti bancari, uno postale, due depositi titoli e due depositi a risparmio che fanno capo al genero Ciavarello, tre conti correnti postali e uno bancario intestati alla figlia Maria Concetta, tre altri alla nipote Lucia.
Gli investigatori del Ros hanno scoperto che fra il 2003 e il 2010, il genero di Riina ha versato in contanti 136 mila euro, di cui 97 mila su un conto del Monte dei Paschi di Siena: soldi la cui provenienza risulta sospetta. Altri sequestri sono stati effettuati in Sicilia, tra i beni sotto sigilli anche una villa di Mazara del Vallo.

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