martedì, Aprile 23, 2024
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GUERRA AI BOTTI, AL VIA LA CAMPAGNA COMUNALE

GUERRA AI BOTTI, AL VIA LA CAMPAGNA COMUNALE

Con una comunicazione via PEC indirizzata al Prefetto, al Comando Provinciale dei Carabinieri, al Questore, alla Guardia di Finanza e al Comandante della Polizia Locale l’Assessore all’Ambiente del Comune, Andrea Guido, chiede il coinvolgimento attivo di tutte le forze dell’ordine affinché sia rispettata la norma comunale che vieta l’utilizzo dei fuochi d’artificio e invita ogni organo, per quanto di competenza, ad entrare anche nel merito della distribuzione in città degli stessi attraverso controlli più accurati sulle rivendite e sui materiali pirotecnici. Guido ha già specificato che in ballo non c’è solo la sicurezza dei cittadini e il benessere degli animali ma anche la qualità dell’aria che si respira. I fuochi d’artificio, infatti, sono azionati da polvere pirica nera (polvere da sparo). Questa sostanza è costituita da un ossidante (nitrato di potassio), un combustibile (carbone), e un acceleratore (zolfo). Per ogni 270 grammi di polvere nera usata, 132 grammi di biossido di carbonio vengono immessi nell’ambiente, soprattutto nell’aria, sotto forma di micropolveri sottili. Il resto si trasforma in solfuro di potassio ed azoto, sempre sotto forma di micropolveri sottili ed ultrasottili. Ecco, quindi, quanto costa anche in termini d’inquinamento il Capodanno.

“Il Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Lecce – ha fatto sapere Andrea Guido – prevede già dal lontano 1964 che nessuno può, senza speciale autorizzazione, accendere polveri o liquidi infiammabili, o fuochi artificiali in qualsiasi modo in luoghi sia pubblici sia privati non adibiti allo scopo. La norma è stata ripresa ovviamente anche dal nuovo Regolamento di Polizia (art.8) approvato giusto qualche settimana fa e con il quale si definiscono sanzioni fino a 300,00 € per i contravventori. Questo è il motivo per cui il mio assessorato non ha mai promosso alcuna ordinanza per vietare l’esplosione dei botti di Natale e Capodanno. La norma a Lecce esiste da 50 anni, ed esistono anche le sanzioni! Per questo motivo il mio lavoro e quello del mio staff si è sviluppato su 2 livelli: uno comunicativo attraverso la campagna Ogni Botto è un’Esplosione di Paura, uno istituzionale che ha coinvolto Prefettura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Questura e Polizia Urbana per il controllo sul rispetto del nostro Regolamento, per accertare la legalità e la provenienza dei botti in vendita presso le numerosissime rivendite ambulanti verificando anche l’eventuale abusività delle stesse”.

“Ogni anno il primo di gennaio i TG e i giornali – ha continuato l’assessore comunale all’ambiente – diffondono veri e propri bollettini di guerra: centinaia di feriti, bambini in prognosi riservata, arti mozzati, danni irreversibili e, qualche volta, anche dei morti. Il numero degli incidenti avvenuti in seguito all’esplosione dei fuochi d’artificio per festeggiare l’anno nuovo è una costante da diversi anni. L’anno scorso, se vi ricordate, a Napoli una deflagrazione ha fatto addirittura crollare l’androne di un edificio. Vi sembra che si possa continuare a tollerare una follia del genere? Aiutatemi a combattere questa usanza stupida e retrograda. Fatelo per amore dei vostri figli. Per la sicurezza dei vostri bambini. Per il rispetto nei confronti dei vostri animali e per la salvaguardia della vostra salute”.

“Rivolgo il mio appello – ha concluso Guido – a tutti i cittadini affinché rinuncino ai botti di fine anno e prendano ogni precauzione per proteggere gli animali e l’ambiente. I fuochi d’artificio hanno sempre ricadute dannose per la salute, non solo per gli animali che muoiono per la forte paura, ma anche per l’uomo. Ricadute nel vero senso del termine: tutte le particelle metalliche contenute nel fumo emesso dai fuochi d’artificio e prodotti dalle esplosioni vengono inalate dalle persone sotto forma di microscopiche particelle metalliche in grado di raggiungere gli alveoli polmonari. Parliamo di metalli pesanti, polveri fini (PM!10), diossina, perclorati e altri pericolosi inquinanti che causano seri danni al sistema respiratorio. Aggiungiamo poi che non è possibile riciclare i fuochi, che anche lo smaltimento comporta dispersioni tossiche nelle acque e nei suoli, che gli incidenti che coinvolgono pure i bambini ogni anno non si contano e il quadro è completo”.

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