Il cantautore e il pianista propongono il fortunato spettacolo “Due come noi che…” che propone una scaletta aperta che spazia tra le canzoni più amate di Paoli, chicche dei cantautori genovesi, l’omaggio alla musica napoletana e a quella francese.
Martedì 1 settembre (ore 21.30) l’Anfiteatro Romano di Lecce ospita il cantautore Gino Paoli e il pianista Danilo Rea con il fortunato spettacolo “Due come noi che…”. L’appuntamento organizzato da MusicOne e Magic Sound Diffusion in collaborazione con Coolclub e Molly Arts rientra nell’ambito degli eventi in programma per “Lecce Capitale Italiana della Cultura 2015”.
Danilo Rea riesce ad attirare l’attenzione degli ascoltatori soprattutto grazie alla grande versatilità e all’apertura musicale. Dopo gli studi di pianoforte classico al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e l’esperienza come musicista nel mondo del progressive rock, Danilo debutta nel mondo del jazz con il “Trio di Roma” nel 1975, raggiungendo la notorietà internazionale. Inoltre la sua musica è ricca di sorprendenti momenti di improvvisazione di grande lirismo che gli sono valsi l’accostamento al grande Keith Jarrett. Tuttavia, a differenza della star americana, Rea trae la propria ispirazione dalla tradizione musicale della sua terra di origine, dai classici e dal pop italiano, piuttosto che dal “Great American Songbook”. E quindi non sorprende che in Italia sia considerato come il grande poeta tra i musicisti di jazz e che sia diventato famoso suonando con molti cantautori e cantanti italiani e collaborando con alcuni tra i più grandi jazzisti statunitensi come Chet Baker, Lee Konitz, John Scofield, Joe Lovano. Nel 2006 è stato protagonista di un concerto indimenticabile al Guggenheim Museum di New York. Successivamente con “Concerto per Peggy”, in occasione del 60° anniversario della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, ha omaggiato la celebre collezionista con un recital pianistico che commemora e attraversa la musica classica americana della prima metà del secolo scorso. Recenti le esibizioni con il pianista Bruno Canino a Napoli in cui Rea ha improvvisato temi di musica classica e la performance con l’Orchestra Sinfonietta di Roma.