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Gino Paoli e Danilo Rea a Lecce

Il cantautore e il pianista propongono il fortunato spettacolo “Due come noi che…” che propone una scaletta aperta che spazia tra le canzoni più amate di Paoli, chicche dei cantautori genovesi, l’omaggio alla musica napoletana e a quella francese.

Martedì 1 settembre (ore 21.30) l’Anfiteatro Romano di Lecce ospita il cantautore Gino Paoli e il pianista Danilo Rea con il fortunato spettacolo “Due come noi che…”. L’appuntamento organizzato da MusicOne e Magic Sound Diffusion in collaborazione con Coolclub e Molly Arts rientra nell’ambito degli eventi in programma per “Lecce Capitale Italiana della Cultura 2015”.

“Due come noi che…”, che continua a registrare sold out in Italia e all’estero, è uno spettacolo unico, a base di voce, pianoforte e improvvisazione. Un prezioso esempio di come due artisti assoluti possano interpretare in modo innovativo alcuni classici della storia della musica italiana e internazionale, con una scaletta aperta che spazia tra le canzoni più amate di Gino Paoli, chicche dei cantautori genovesi, l’omaggio alla musica napoletana e a quella francese. Tanti gli appuntamenti per l’estate 2015, tra cui un live in Spagna il 20 luglio, occasione in cui Paoli ha ricevuto il quarto Premio La Mar de Músicas dedicato ai grandi cantautori del XX secolo. Un riconoscimento internazionale all’artista italiano e alla sua carriera, per la capacità di catturare attraverso le sue composizioni la cultura italiana e mediterranea, che attesta l’universalità delle sue canzoni e la sua influenza nella tradizione della musica d’autore in particolare durante i decenni degli anni ’60 e ’70. Oltre agli impegni live, la “coppia di fatto della musica italiana” – come Gino e Danilo si definiscono con ironia – sempre alla ricerca di nuovi stimoli e sperimentazioni musicali, è al lavoro in studio  al terzo capitolo di questa avventura musicale in duo, dopo i fortunati Due come noi che” e “Napoli con amore”. Il nuovo disco, la cui uscita è prevista in autunno, sarà dedicato ai capolavori della musica francese.
Gino Paoli, uno dei cantautori che ha scritto alcune tra le più belle pagine della musica italiana. L’autore di “Senza fine”, “Sapore di sale”, “La gatta”. Originario di Monfalcone, è a Genova, dove si è trasferito da bambino, che Gino Paoli – dopo aver fatto il facchino, il grafico pubblicitario e il pittore – debutta come cantante da balera, per poi formare un band musicale con gli amici Luigi Tenco e Bruno Lauzi. Quando la gloriosa casa discografica Ricordi, che aveva tenuto a battesimo Bellini e Donizetti, Verdi e Puccini, decise di estendere la propria attività alla musica leggera, scritturò questo cantante dalla strana voce miagolante oggi riconosciuto come uno dei più grandi rappresentanti della musica leggera italiana degli anni sessanta e settanta. Ha scritto e interpretato brani quali “Il cielo in una stanza”, “La gatta”, “Senza fine”, “Sapore di sale”, “Una lunga storia d’amore”, “Quattro amici”; ha partecipato a numerose edizioni del Festival di Sanremo; ha collaborato con numerosi colleghi alla realizzazione di album e di singoli di successo; ha composto musiche per colonne sonore di film.

Danilo Rea riesce ad attirare l’attenzione degli ascoltatori soprattutto grazie alla grande versatilità e all’apertura musicale. Dopo gli studi di pianoforte classico al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e l’esperienza come musicista nel mondo del progressive rock, Danilo debutta nel mondo del jazz con il “Trio di Roma” nel 1975, raggiungendo la notorietà internazionale. Inoltre la sua musica è ricca di sorprendenti momenti di improvvisazione di grande lirismo che gli sono valsi l’accostamento al grande Keith Jarrett. Tuttavia, a differenza della star americana, Rea trae la propria ispirazione dalla tradizione musicale della sua terra di origine, dai classici e dal pop italiano, piuttosto che dal “Great American Songbook”. E quindi non sorprende che in Italia sia considerato come il grande poeta tra i musicisti di jazz e che sia diventato famoso suonando con molti cantautori e cantanti italiani e collaborando con alcuni tra i più grandi jazzisti statunitensi come Chet Baker, Lee Konitz, John Scofield, Joe Lovano. Nel 2006 è stato protagonista di un concerto indimenticabile al Guggenheim Museum di New York. Successivamente con “Concerto per Peggy”, in occasione del 60° anniversario della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, ha omaggiato la celebre collezionista con un recital pianistico che commemora e attraversa la musica classica americana della prima metà del secolo scorso. Recenti le esibizioni con il pianista Bruno Canino a Napoli in cui Rea ha improvvisato temi di musica classica e la performance con l’Orchestra Sinfonietta di Roma.

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